di Raul Mordenti –

1. La domanda se il subalterno possa parlare costituisce (a rigori) una tautologia, che nasconde però un problema (e forse il problema). Il subalterno, finché rimane subalterno e in quanto subalterno, non può evidentemente parlare, perché l?essere subalterno si definisce appunto come una radicale mancanza di autonomia, che significa mancanza di un proprio punto di vista, mancanza di un discorso auto-centrato e posizionato a partire da sé, dunque mancanza anzitutto di parola. Dove “parola” significa evidentemente sia lessico che linguaggio i quali (il pensiero femminista ce l’ha insegnato) sono intrisi di dominio: usare la parola di chi ci usa non è parlare. Credo anzi che potrebbe essere questa la vera definizione di “subalterno”: è subalterno chi non possiede una propria capacità di parola …

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