
Acerbo (Prc): Meloni pro-Netanyahu disonora Italia, questo governo va cacciato. La prossima volta si scioperi tutti nella stessa data
Pubblicato il 23 set 2025
Mentre ieri centinaia di migliaia di persone manifestavano in tutta Italia per Gaza il governo Meloni all’Onu è rimasto tra i pochissimi che non riconoscono lo Stato di Palestina.
La posizione pro-Netanyahu di Meloni, Salvini e Tajani disonora il nostro paese e offende i principi della nostra Costituzione. Questo governo complice del genocidio va cacciato con la protesta e con il voto.
La marea di persone che venerdì e ieri hanno manifestato in tutta Italia, compresi automobilisti che applaudivano, pone nell’immediato una questione impellente. Due giornate di sciopero sono meglio di nessuna e questo è un merito della Cgil come dell’USB e degli altri sindacati di base. Ma sarebbe auspicabile per Gaza e per la Global Sumud Flotilla che la prossima volta si pratichi il metodo della convergenza per bloccare davvero tutto.
La stragrande maggioranza delle cittadine e dei cittadini sentono come intollerabile il genocidio e a questa indignazione dovrebbe corrispondere uno sforzo di tutte le organizzazioni sindacali per convergere nell’indicazione di una data comune di sciopero generale o di mobilitazione.
Quando israeliani assaliranno la Global Sumud Flotilla scenderemo spero in piazza tuttə insieme.
Contro il genocidio, la guerra e il riarmo noi di Rifondazione pensiamo che vada costruita la massima convergenza e per questo partecipiamo con convinzione alla campagna Stop Rearm Europe che terrà sabato 27 settembre a Roma l’assemblea nazionale e nella stessa giornata a La Spezia alla manifestazione contro la fiera navale bellica SeaFuture, saremo a Roma il 4 ottobre alla manifestazione nazionale per la Palestina, il 12 ottobre alla Marcia Perugia-Assisi e il 25 ottobre alla manifestazione nazionale proposta dalla Cgil.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista
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