
Golpe parlamentare in Brasile
Pubblicato il 18 apr 2016
Domenica 17 aprile la Camera dei deputati approva la procedura di impeachment della presidente Dilma Rousseff, anche senza provare crimine di responsabilità. I voti favorevoli sono stati 367 contro 137, 7 astensioni e2 assenze. Per l’approvazione nella Camera, la procedura necessitava di almeno 342 dei 513 deputati, o due terzi del totale.
Adesso il giudizio va al Senato e nel frattempo la presidente Dilma Rousseff rimane in carica fino al termine dell’esame da parte dei senatori. In Senato la sessione sarà condotta dal presidente del Supremo Tribunale Federale (STF) che, dopo la costituzione di una commissione che analizzerà il processo, avrà 10 giorni per emettere un parere da votare nella plenaria del Senato. Perché la presidente Dilma possa essere allontanata provvisoriamente dalla carica, sarà necessaria la maggioranza semplice degli 81 senatori, cioè ci vorranno 41 voti favorevoli al suo allontanamento. Qualora ci sia l’approvazione del Senato, chi assume la presidenza provvisoria è il vice presidente Michel Temer (PMDB). Il Senato avrà un termine fino a 180 giorni per esaminare il processo. Se i due terzi favorevoli all’impeachment non saranno raggiunti, Dilma Rousseff sarà assolta e riprenderà immediatamente il governo. Il tetto contenuto raggiunto nella Camera dei Deputati conferma la natura della tensione politica in cui si trova il paese dopo la sconfitta dell’opposizione nelle elezioni del 2014.
traduzione di Teresa Isenburg dal Portal Vermelho
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