Il PRC-SE al Seminario “Per sempre luminosi: i valori internazionali della vittoria di Dien Bien Phu”

di Herta Manenti –

Una nutrita delegazione del Partito della Rifondazione Comunista ha partecipato, lo scorso 9 maggio, ad un seminario organizzato dall’Ambasciata della Repubblica Socialista del Vietnam, dedicato alla storica vittoria di Dien Bien Phu.

La delegazione del PRC-SE era composta da Giovanni Russo Spena, Herta Manenti dell’Area Esteri e Pace, Samuele Soddu, responsabile esteri dei Giovani Comunisti, insieme a Lautaro Castro e Chen Zhenhao del Dipartimento Esteri dei Giovani Comunisti. L’evento ha visto la presenza di S.E. Duong Hai Hung, Ambasciatore della Repubblica Socialista del Vietnam in Italia.

Come si ricorderà, Dien Bien Phu è stato il teatro dell’ultima decisiva battaglia della guerra d’Indocina, culminata nella sconfitta delle forze coloniali francesi nel 1954. E al comando delle truppe vietnamite dei Viet Minh c’era il leggendario generale Võ Nguyên Giáp. Quella battaglia simboleggia la vittoria del Vietnam sul colonialismo occidentale e l’affermazione dell’utilizzo della guerriglia come strategia efficace contro le forze militari tradizionali.

Dien Bien Phu rappresenta anche un punto di svolta nella storia moderna, evidenziando la capacità e la concreta possibilità di un popolo determinato, di resistere e sconfiggere un’occupazione straniera. La resistenza e la battaglia antimperialista del popolo vietnamita è stata, ed è ancora, un punto di riferimento per i movimenti di liberazione nazionale di tutto il mondo.

Il seminario si è concentrato sui valori internazionali rappresentati dalla storica vittoria di Dien Bien Phu, evento di rilevanza cruciale nella lotta internazionalista, anticolonialista e antimperialista. Ancora oggi, la vittoria di Dien Bien Phu rimane un faro di speranza e di determinazione e dimostra che, anche di fronte ai più forti poteri imperialisti, i popoli possono emergere vittoriosi, mantenendo saldo il principio dell’internazionalismo e della giustizia.

Il Vietnam, con il suo ruolo nel contesto geopolitico attuale, rappresenta un punto di equilibrio prezioso, promuovendo la pace, il multilateralismo e la lotta alla povertà.

Come recita il titolo del seminario, i valori internazionali espressi dalla vittoria di Dien Bien Phu rimangono sempre luminosi e attuali. Il Vietnam continua a onorare questa memoria, mostrando saggezza e capacità di mediazione nelle dispute internazionali, promuovendo soluzioni attraverso le istituzioni internazionali come le Nazioni Unite.

Il saluto di Giovanni  Russo Spena, Responsabile Democrazia, diritti e istituzioni delPRC-SE:

“Caro Ambasciatore, care compagne e cari compagni,

sono onorato e felice di essere qui! La mia generazione è figlia della decolonizzazione; ed è, quindi, figlia della lotta eroica del popolo vietnamita, della sua capacità di fare la storia, di rivoluzionare i contesti storici, di essere guida morale e politica per tutti i popoli oppressi dall’imperialismo.

Ma non parliamo solo del passato, di immutabile archeologia. Il Vietnam è dinamismo, ancora oggi è rivoluzione.

Dien Bien Phu, nel 1954, fu un passaggio storico: la più grande disfatta per i francesi, aiutati anche dagli statunitensi, in base alla dottrina Truman, per bloccare l’avanzata comunista.

La costruzione dello straordinario esercito popolare dei Viet Minh, voluto dal leggendario generale Giap, segnò la prima volta in cui, nella storia moderna, un esercito forte ed organizzato dell’Occidente venisse sconfitto da un esercito guerrigliero, a cui seguì tempo dopo la vittoria definitiva di Ho Chi Min. E, oggi, il Vietnam è di nuovo in prima fila nel nuovo e confuso ordine mondiale contemporaneo. È uno Stato forte sul piano della legalità internazionale; è fondamentale per la costruzione della nuova impostazione multipolare. È uno Stato avanzato sul piano produttivo. È garanzia di saggezza, equilibrio, stabilità, in un mondo sempre più rancoroso e violento.

Il Vietnam non è, quindi, solo il nostro passato. È il nostro futuro.

L’espansione su base globale del modo di produzione capitalistico non ha portato a relazioni pacifiche tra gli Stati. Al contrario, ha generato un inasprimento della competizione economica. Gli Stati di diritto si stanno trasformando in Stati di guerra. La guerra è protagonista di questa lotta geoeconomica; penso agli USA, ai paesi NATO, alla Cina, alla Russia (che sono in relazione, attraverso i BRICS, con gli altri Stati del Sud globale).

Questi ultimi portano avanti iniziative di natura politico/diplomatica (non militare), tese a contenere l’egemonismo USA e a far rispettare la sovranità di ogni Paese. Il Vietnam è all’avanguardia, al fine di costruire una comunità globale di sicurezza per tutti.

La guerra viene usata per accumulare profitti e per depredare materie prime ed energie. È importante che l’Indocina sia diventato centro di produzione di merci e servizi ad alto contenuto tecnologico, con un primato fondato anche sulle più ampie riserve di terre rare, necessarie per la duplice transizione verde e digitale.

I Paesi indocinesi, i Paesi BRICS, sono uniti nel voler superare il mondo unipolare ad esclusiva egemonia statunitense.

Sta nascendo, nel mondo, anche un nuovo ordine monetario, non più fondato sulla dittatura del dollaro ma, come dice il presidente del Brasile Lula, su una moneta plurale e una cooperazione tra uguali. E il popolo vietnamita e il suo governo sono ancora protagonisti!

Siamo felici di essere amici del popolo vietnamita!”

Grazie.

Il Partito della Rifondazione Comunista ringrazia l’Ambasciata della Repubblica socialista del Vietnam ed è orgoglioso di aver partecipato a questa importante celebrazione. Un evento importante non solo per il popolo vietnamita, ma per tutti coloro che promuovono valori di libertà, giustizia e solidarietà.