PRC-SE: La “linea rossa” del genocidio. La nostra solidarietà a Lula

Dopo le parole su Gaza del Presidente del Brasile, Luiz Ignacio Lula da Silva, pronunciate ad Addis Abeba, la reazione del governo israeliano non si è fatta attendere.  Mentre scriviamo, Israele ha dichiarato Lula “persona non grata”, l’ambasciatore del Brasile è stato richiamato in patria per consultazioni e quello israeliano in Brasile è stato convocato dal governo per spiegazioni in merito.

Per evitare possibili strumentalizzazioni interessate, riportiamo di seguito la trascrizione della risposta di Lula a una domanda di un giornalista di Radio France e le dichiarazioni del governo israeliano.

Le parole di Lula ad Addis Abeba: “Quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza, con il popolo palestinese, non esiste in nessun altro momento della storia. Anzi, esisteva quando Hitler decise di uccidere gli ebrei”.

La reazione di Benjamin Netanyahu: “Paragonare Israele all’Olocausto nazista e a Hitler è superare la linea rossa”.


Questo è il testo integrale del post del Primo Ministro israeliano, tradotto da Carta Capital:

“Le parole del presidente del Brasile sono vergognose e gravi. Si tratta di banalizzare l’Olocausto e di cercare di danneggiare il popolo ebraico e il diritto di Israele a difendersi. Paragonare Israele all’Olocausto nazista e a Hitler significa superare una linea rossa. Israele sta combattendo per la sua difesa e per la garanzia del suo futuro fino alla vittoria completa, e lo sta facendo nello stesso momento in cui difende il diritto internazionale”.

Di seguito la trascrizione della dichiarazione completa del presidente Lula, in risposta a una domanda di un giornalista di Radio France:

“Quando vedo il mondo ricco annunciare che smetterà di contribuire alle questioni umanitarie dei palestinesi, mi chiedo quanto sarà grande la coscienza politica di queste persone, e quanto è grande il cuore solidale di queste persone, che non vedono che nella Striscia di Gaza non è in corso una guerra, ma un genocidio. Qui non si tratta una guerra tra soldati e soldati: è una guerra tra un esercito altamente preparato e donne e bambini.  Guardate, se c’è stato un errore in questa istituzione che raccoglie soldi (si riferisce all’UNWRA ndr.), scoprite chi ha commesso l’errore, ma non sospendete gli aiuti umanitari a un popolo che da decenni – da decenni – cerca di costruire il proprio Stato.   

Il Brasile non ha solo dichiarato che contribuirà  (non posso dire quanto, perché non decide il presidente, bisogna vedere chi se ne occupa nel governo per sapere quanto darà),   ma il Brasile ha affermato che difenderà la definizione dello Stato palestinese di essere definitivamente riconosciuto come Stato a pieno titolo e sovrano.  È importante ricordare che nel 2010 il Brasile è stato il primo Paese a riconoscere lo Stato palestinese.  Dobbiamo smettere di essere piccoli, quando dobbiamo essere grandi.  Ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza, con il popolo palestinese, non esiste in nessun altro momento storico. Anzi, è esistito quando Hitler decise di uccidere gli ebrei.  

Quindi non è possibile mettere sul tavolo una questione così piccola e non avere aiuti umanitari.

Chi aiuterà a ricostruire quelle case che sono state distrutte?  Chi ripagherà la vita di 30mila persone già morte, 70mila ferite?  Chi ridarà la vita ai bambini morti senza sapere perché stavano morendo?  È ancora poco per smuovere il senso umanitario dei politici del pianeta? Quindi, sinceramente, o i leader politici cambiano il loro comportamento nei confronti degli esseri umani, oppure gli esseri umani finiranno per cambiare la classe politica.  Ciò che sta accadendo nel mondo oggi è una mancanza di istanze di deliberazione.

Non abbiamo governance. Lo dico tutti i giorni: l’invasione dell’Iraq non è passata attraverso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, l’invasione della Libia non è passata attraverso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, l’invasione dell’Ucraina non è passata attraverso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU.  E il massacro di Gaza non è passato attraverso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU. In realtà, le decisioni prese dal Consiglio non sono state rispettate, né lo è stata la decisione penale presa ora nel caso del processo da parte del Sud Africa.

Che cosa aspettiamo per umanizzare gli esseri umani?  Questo è ciò che manca al mondo.  Quindi il Brasile continua a mostrare solidarietà al popolo palestinese. Il Brasile ha condannato Hamas, ma il Brasile non può non condannare ciò che sta facendo l’esercito israeliano nella Striscia di Gaza”.


Da parte nostra ribadiamo che Israele non sta difendendo il diritto internazionale, visto che l’occupazione è contro il diritto internazionale, così come lo è il genocidio in atto.

Il diritto internazionale non contempla il “diritto di difendersi” di una truppa occupante, che non è un “diritto”, né a Gaza, né da nessuna altra parte.

Chi davvero danneggia il popolo ebraico è il sionismo e la sua logica suprematista. Coloro che banalizzano l’Olocausto sono coloro che lo usano come presunta giustificazione per perpetrare crimini contro l’umanità.

Chi sta oltrepassando la vera “linea rossa” è il governo israeliano con il genocidio che sta commettendo nei confronti della popolazione palestinese.

Secondo l’opinione di una parte importante della popolazione israeliana, Benjamin Netanyahu è un criminale. A giudicare dalle sue azioni e dichiarazioni, è un criminale di guerra e come tale deve essere giudicato. Considerata l’influenza sionista sull’estrema destra internazionale (e brasiliana), il riferimento del governo israeliano alla “linea rossa” è una grave minaccia diretta e personale al presidente Lula.

Il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea invia la sua massima solidarietà e sostegno al presidente Lula.

Partito della Rifondazione Comunista -Sinistra Europea

Roma, 19-2-2024