La Dichiarazione di Pechino: porre fine alla divisione nazionale palestinese

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“La Dichiarazione di Pechino per porre fine alla divisione nazionale palestinese: unificare gli sforzi nazionali per affrontare l’aggressione e fermare la guerra del genocidio.”

Quanto segue è stato concordato il 23 luglio 2024 da 14 organizzazioni palestinesi al termine dell’incontro di riconciliazione a Pechino, in Cina, tra cui Hamas, PIJ, PFLP, DFLP e Fatah:

– Le organizzazioni palestinesi accolgono con favore il parere della Corte Internazionale di Giustizia, che ha confermato l’illegalità della presenza, dell’occupazione e dell’insediamento.

– Continuare a seguire l’attuazione degli accordi per porre fine alla divisione avvenuta con l’aiuto di Egitto, Algeria, Cina e Russia.

– Impegno per la creazione di uno Stato palestinese indipendente con capitale Al-Quds in conformità con le risoluzioni internazionali, in particolare 181 e 2334, e garantendo il diritto al ritorno.

– Affermiamo il diritto del popolo palestinese a resistere all’occupazione e a porvi fine in conformità con le leggi internazionali, la Carta delle Nazioni Unite e il diritto dei popoli all’autodeterminazione.

– Formare un governo temporaneo di unità nazionale con il consenso delle organizzazioni palestinesi e con una decisione del presidente basata sulla Legge fondamentale palestinese.

– Il governo formato esercita i suoi poteri e autorità su tutti i territori palestinesi, confermando l’unità della Cisgiordania, di Al-Quds e della Striscia di Gaza.

– Resistere e contrastare i tentativi di sfollare il nostro popolo dalla propria patria, in particolare dalla Striscia di Gaza, dalla Cisgiordania e da Al-Quds.

– Lavorare per revocare il barbaro assedio sul nostro popolo nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania e fornire aiuti umanitari e medici senza restrizioni o condizioni.

 

Fonti: Al-Jazeera e altri