FRANCIA (PCF): Continua la lotta per il ritiro della riforma delle pensioni! Costruiamo la battaglia referendaria!

epa10461325 A man hold a sign with the inscription 'The street will not retreat', during the demonstration against the government's reform of the pension system in Paris, France, 11 February 2023. The French government plans to raise the minimum retirement age from 62 to 64 by 2030. This reform is especially detrimental to women, who will have to work longer, nine months longer on average versus five months for men to get the same pension. EPA/TERESA SUAREZ

Pubblichiamo il comunicato del Partito Comunista Francese sull’approvazione della “riforma delle pensioni”

Continua la lotta per il ritiro della riforma delle pensioni! Costruiamo la battaglia referendaria!

Il Consiglio Costituzionale ha appena preso la sua decisione. Convalida il rinvio dell’età pensionabile a 64 anni, mentre prosegue l’esame della nuova procedura di referendum di iniziativa popolare (RIP).

Convalidare la legge significa ignorare la protesta di un intero Paese contro un testo che minaccia di peggiorare le condizioni di vita della stragrande maggioranza di coloro che vivono solo del proprio lavoro.

Tuttavia, la censura di diversi articoli della legge dimostra che la decisione avrebbe dovuto essere diversa! Riconosce implicitamente che il governo ha ignorato le regole essenziali della democrazia parlamentare per imporre il suo progetto regressivo, che ha deliberatamente calpestato la democrazia sociale e che ha voluto privare le francesi ed i francesi di qualsiasi dibattito su una questione che riguarda la sua vita.

Se ci rammarichiamo che il Consiglio costituzionale non abbia convalidato la prima proposta del RIP, ha la possibilità di rimediare nei prossimi giorni convalidando la nuova procedura presentata!

Il PCF chiede di continuare la battaglia per il ritiro del progetto in attesa della decisione sul RIP.

La convalida della legge da parte del Consiglio costituzionale non le conferisce alcuna legittimità popolare. Non ci arrenderemo e lo esprimeremo con una presenza massiccia nelle assemblee indette dai sindacati.

Operai, impiegati, disoccupati, lavoratori del servizio pubblico, dirigenti, giovani in formazione, artigiani e commercianti, agricoltori, piccoli imprenditori: siamo la maggioranza sociale del Paese. Siamo il popolo francese. Unendo le forze, possiamo vincere e costringere Emmanuel Macron a ritirarsi.

Dirigenti di formazioni di sinistra e repubblicane, rappresentanti di sindacati e associazioni, attori ed attrici del mondo della creazione e della cultura, insieme possiamo imporre ciò che milioni di manifestanti e scioperanti hanno chiesto finora.

Facciamo forza sulla nostra diversità e sulla specificità dei nostri rispettivi impegni. Grazie alla nostra pluralità, possiamo fare in modo che la sovranità popolare sia finalmente rispettata.

Prepariamo una campagna nazionale per il referendum con i comitati locali. Possiamo, in ogni territorio, in ogni azienda, in ogni luogo di studio, fare in modo che venga organizzata la grande deliberazione cittadina, di cui un potere totalmente minoritario voleva privarci, sul futuro del nostro sistema pensionistico.

Continuiamo insieme la lotta per i nostri diritti più fondamentali, per la Repubblica democratica e sociale!

Partito Comunista Francese

Parigi, 14 aprile 2023