FRONTE POLISARIO: IL SALUTO DEL PRC-SE AL 16° CONGRESSO

ATT. Compagno Brahim Gali

Segretario Generale del Fronte Polisario 

República Áraba Saharaui Democratica

 

Cc/ Compagna Fatima Mahfud

Rappresentante del Fronte Polisario in Italia

 

Cari compagni,

a nome mio e di tutto il nostro Partito, vi invio il saluto del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea al vostro 16° congresso in cui, purtroppo, non riusciamo ad essere fisicamente presenti.

Nel novembre 2020, abbiamo appreso con profonda preoccupazione la notizia della violazione del cessate il fuoco da parte del Marocco e abbiamo immediatamente manifestato la nostra solidarietà e vicinanza al popolo saharawi e il nostro appoggio al Fronte Polisario. Una solidarietà che rinnoviamo anche oggi, ancor di più a fronte delle recenti notizie che ci giungono dal Parlamento Europeo e che vedono alcuni politici italiani accusati di essere al soldo degli interessi del Regno marocchino.

In Italia, tenere alta l’attenzione sulla lotta del popolo saharawi è per noi una priorità. Infatti,

diversamente da quanto accade in altri Stati europei, la lotta dei saharawi conquista raramente i titoli dei notiziari e le prime pagine dei giornali. Non crediamo sia un caso, visto che l’Italia ha le sue responsabilità nello sfruttamento neocoloniale del territorio saharawi.

Infatti, come ha svelato, tra gli altri, un rapporto del “Centro Studi e Documentazione Franco-Saharawi”, il capitale italiano è presente nel Sahara Occidentale. Nel 2020 erano almeno cinque le società italiane impegnate illegalmente nei territori occupati dal Marocco: tra queste l’ENEL (la più grande compagnia elettrica italiana), una sua controllata (l’azienda petrolifera GE Company), Italcementi e la compagnia degli armatori D’Amato. Sono attività che costituiscono flagranti violazioni del diritto internazionale, nonché crimini coloniali, in quanto non hanno mai avuto l’autorizzazione e il consenso del popolo saharawi.

Questa attività di denuncia costante dell’oppressione di cui è vittima il popolo saharawi, insieme alla mobilitazione sul territorio italiano, rappresentano per noi un impegno e un dovere nel sostenere la lotta del Fronte Polisario per un Sahara Occidentale libero e indipendente.

È sotto gli occhi di tutti come finora l’ONU e le sue missioni internazionali, l’Unione Europea e le diplomazie occidentali abbiano fallito nel garantire il rispetto della tregua stipulata nel 1991 e l’indizione di quel promesso referendum che avrebbe potuto risparmiare a generazioni di saharawi l’occupazione militare, l’usurpazione del territorio, la repressione, le discriminazioni, le violenze e le torture.

Ci batteremo affinché si riaccenda l’attenzione su quello che accade nel Sahara Occidentale, affinché vengano messi in chiaro, nero su bianco, i crimini commessi dal Marocco e dai suoi partner occidentali.

Il popolo saharawi ha il diritto di crescere in un Paese libero dallo sfruttamento coloniale, capace di godere delle proprie ricchezze, privo di campi minati, barriere o muri che intrappolano i sogni e il futuro della gioventù saharawi.

Cari compagni,

Vogliamo rivolgere i nostri migliori auguri di buon lavoro al vostro congresso.  Siamo certi che il Fronte Polisario saprà raggiungere gli obiettivi di libertà, progresso, solidarietà, e di una pace vera e duratura.

Lunga vita al Sahara Occidentale!

Viva il Fronte Polisario!

Un abbraccio fraterno

 

Maurizio Acerbo

Segretario Nazionale

Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

 

Roma, 12-1-2023