Sudan: il PRC-SE condanna il colpo di Stato militare

Nella giornata di lunedì 25 ottobre 2021, membri delle Forze Armate hanno preso in ostaggio il primo ministro, Abdallah Hamdok, che ha rifiutato di sostenere i militari nel loro desiderio di porre fine alla transizione democratica risultante dal movimento popolare che ha messo fine alla dittatura di Omar Al-Bashir nell’aprile 2019. La maggior parte dei ministri e dei membri civili del “Consiglio Sovrano”, che sovraintende la transizione in Sudan, sono stati arrestati, internet è tagliato e i soldati hanno preso d’assalto la sede della radio e della televisione di Stato. Il generale Abdel Fattah al-Burhane, a capo della transizione sudanese, che ha istigato il colpo di Stato, ha sciolto il governo.

Con una sospettosa coincidenza, questo colpo di Stato avviene solo pochi giorni dopo la visita dell’inviato speciale dell’amministrazione Biden per il corno d’Africa, Jeffrey Feltman, che aveva incontrato i vertici militari.

Il Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea condanna con la massima fermezza il colpo di Stato militare, chiede l’immediato rilascio del primo ministro Abdallah Hamdok, dei ministri e dei membri civili del Consiglio di transizione.

Il PRC-SE sostiene il popolo sudanese, le forze democratiche e il Partito Comunista Sudanese che si mobilitano con coraggio e determinazione in una protesta spontanea e pacifica contro il colpo di Stato che ha già provocato morti e feriti.

Il PRC-SE chiede al governo italiano e all’Unione Europea di condannare senza ambiguità il colpo di Stato, che cerca di restaurare il vecchio ordine della dittatura di Omar Al-Bashir, che il popolo sudanese ha fatto cadere a costo di grandi sacrifici.

Area Esteri e Pace PRC-SE

Roma, 25 ottobre 2021