Ci ha lasciati il compagno Iraè Sassi

Ieri ci ha lasciati il compagno Iraè Sassi, militante internazionalista italo-brasiliano. Un infarto improvviso lo ha colpito nella sua Brasilia dove era tornato una ventina di anni fa e dove aveva iniziato la sua militanza politica nel movimento studentesco. Espulso dall’Università durante la dittatura, sarà amnistiato alla caduta del regime civile-militare.

Negli anni ’80, con altri compagni e compagne arriva in Italia, allora in grande effervescenza politica. Milita nel PCI ed alla sua dissoluzione, insieme a Helena Iono, fa parte del gruppo di trotskisti-posadisti che partecipano alla fondazione e costruzione del Partito della Rifondazione Comunista a Roma. La sua casa di Monteverde era un vero e proprio crocevia internazionale. Lì era custodito anche parte dell’archivio di Juan Posadas (all’anagrafe Homero Rómulo Cristalli Frasnelli), un dirigente politico argentino e della IV internazionale trotskista in America Latina.

Da subito, Iraè entra a far parte del gruppo dei compagni dell’Area Esteri di Rifondazione, nel momento in cui l’intero movimento comunista mondiale era scosso dal crollo dell’Urss e di tutto il “campo socialista”. Instancabile organizzatore di mille iniziative, aveva la battaglia internazionalista come imprescindibile bussola politica.

Poi, vicende personali lo avevano convinto a tornare in Brasile, dove ci vedevamo ogni qualvolta fosse possibile.

Lo avevo visto a Brasilia, lo scorso luglio, durante i lavori del Foro di Sao Paulo. Mi aveva invitato a cena alla fine del Foro e avevamo parlato a lungo di Brasile, di America latina, di Italia e del resto del mondo. Come sempre lucido, ironico e attento al quadro internazionale, un “vizio” (come lui stesso scherzosamente lo definiva) che aveva sempre presente. Mai settario, mi aveva chiesto molto di Rifondazione e delle prospettive della sinistra in Italia.

Era contento, aveva mille progetti e tante energie, anche per stare dietro ai suoi nipoti che gli rallegravano la sua condizione di nonno.

Oggi, se ne va un altro nostro compagno, in punta dei piedi. Ci mancherà la sua grande cultura accompagnata da una profonda umiltà, la sua intelligente ironia, la sua visione critica e i suoi modi gentili, ma fermi, quando c’era da prendere posizione.

A nome del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea voglio inviare un enorme abbraccio e le nostre sincere condoglianze alla sua compagna Dalia, alla famiglia, a Elena, a sua figlia Samantha ed alle compagne e ai compagni brasiliani con cui ha militato in tutti questi anni.

Che la terra ti sia lieve, compagno Iraè !

Marco Consolo

PS: pubblichiamo nel link una video intervista realizzatagli dalla TV dell’Università di Brasilia