Sabato 16 luglio 2022 è stata una intensa mattina. Per iniziativa del Fronte interreligioso don Paulo Evaristo Arns per Giustizia e Pace, in collaborazione con la Commissione
Giustizia e Pace di San Paolo, con la Commissione Arns di Diritti umani, con l’Istituto
Vladimir Herzog e con la sezione paolista dell’Ordine degli Avvocati del Brasile/OAB, nella
grande cattedrale di San Paolo si è svolto un molto partecipato atto interreligioso per
l’indigenista Bruno Pereira e per i giornalista inglese Dom Phillips assassinati il 5 giugno
mentre svolgevano, in stretta collaborazione con le popolazioni ancestrali della regione,
un lavoro di documentazione sul sistema illegale di caccia pesca coltivazione mineraria nei
pressi della Terra Indigena Vale do Javari nell’Amazzonia occidentale. L’uccisione di
questi due noti conoscitori della situazione regionale e competenti comunicatori della
avanzata della criminalità nello spazio amazzonico, resa possibile dall’ incuria o della
connivenza del potere esecutivo, ha avuto una discreta eco sia nazionale che
internazionale, che tuttavia per intanto non ha portato ad una ricostruzione soddisfacente
delle responsabilità del crimine. Il momento di condivisione nella cattedrale ha ottenuto
una visibilità vasta e ha consentito alle vedove Beatriz Matos Pereira e Alessandra
Sampaio Phillips di esprimere un messaggio di fermezza nel rivendicare il cammino
costruito nella concreta difesa della foresta e dei suoi abitanti. E’ stato anche ricordato don
Claudio Hummes, arcivescovo di San Paolo, scomparso il 4 luglio e già responsabile del
sinodo per l’Amazzonia di ottobre 2019 voluto da papa Francesco. L’atto ha visto la
presenza di cattolici, anglicani, metodisti, pentecostali, ebrei,mussulmani, bahá’ís,
buddisti, kardechisti, popoli tradizionali di matrice africana, esponenti spirituali indigeni,
membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Una compresenza che
già di per sé è stata un gesto di rottura con l’intolleranza religiosa anche violenta che ha
preso corpo nel paese nell’ultimo lustro. Ma due sono stati i momenti di maggiore
intensità: la enorme forza spirituale espressa dai rappresentanti indigeni e di matrice
africana e il discorso del vescovo don Pedro Luiz Stringhini in nome della
CNBB/Conferenza nazionale che ricordava la fermezza sociale e democratica del
cardinale Evaristo Arns che aveva a viso aperto combattuto la dittatura militare. I cantanti
Chico César e Daniela Mercury hanno prestato la loro voce al momento condiviso che ha
unito in modo garbato e fermo molte diversità.
Una bella giornata, dunque, che ha riportato alla luce aggregazioni del mondo religioso
che sembravano da tempo poco presenti.
Teresa Isenburg, San Paolo 19 luglio 2022.
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