CUBA SI, YANKEES NO !!!
L’Assemblea Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ha votato oggi la risoluzione presentata da Cuba intitolata “Necessità di sospendere il blocco economico, commerciale e finanziario promosso dagli Stati Uniti contro Cuba”. Con questa risoluzione, Cuba chiede di condannare il decennale blocco economico, commerciale e finanziario che gli Stati Uniti, in modo unilaterale, hanno deciso di applicare all’isola caraibica.
Hanno votato contro il blocco 184 Paesi, 2 a favore (Stati Uniti e Israele), con 3 astensioni.
Il blocco imposto dagli Stati Uniti contro Cuba da 59 anni rappresenta il genocidio più lungo nella storia del genere umano, il culmine di una politica crudele e disumana, priva di legalità e legittimità, deliberatamente progettata per causare fame, malattie e disperazione nella popolazione cubana.
Lungi dal porre fine al blocco, il governo degli Stati Uniti ha mantenuto in vigore le leggi, i regolamenti e le pratiche che ne consentono l’attuazione, mentre sono stati rafforzati i meccanismi politici, amministrativi e repressivi per il suo approfondimento.
Dal 1992, ogni anno Cuba presenta la risoluzione di condanna e chiede la sospensione del blocco che gli Stati Uniti hanno promosso dal 1962. Ogni anno la risoluzione ottiene i voti favorevoli di tutti i Paesi rappresentati all’Onu, ad eccezione degli Stati Uniti e dei suoi sodali, a partire da Israele. Solo una volta, nel 2015, gli Stati Uniti ed Israele hanno modificato il loro voto astenendosi.
Dopo quasi sessanta anni, gli Stati Uniti continuano a voler punire la legittima scelta del popolo cubano di autodeterminarsi e di avere una forma di governo socialista, che non si assoggetta alle politiche che gli Stati Uniti hanno deciso per i loro Paesi satelliti.
Parlare di blocco significa confrontarsi con le mille ristrettezze che il popolo cubano soffre giornalmente. Il blocco impedisce allo Stato cubano di acquistare sul mercato internazionale merci e prodotti che per noi sono normali; significa non poter acquistare medicinali per curare le più comuni malattie; significa non poter portare avanti politiche di sviluppo che, in condizioni “normali”, permettono allo Stato di fornire servizi di qualità.
Il voto di oggi, è una vittoria politica per Cuba che conferma l’appoggio del mondo per superare il blocco economico, commerciale e finanziario.
Nel congratularsi con Cuba per il voto all’ONU, il Partito della Rifondazione Comunista riafferma la propria solidarietà con il governo ed il popolo cubano nella sua decennale battaglia per l’umanità.
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Roma 23-6-2021