Argentina 24 marzo 1986: Baccano di Papponi, Quaresima di poveracci

di Rodrigo Rivas –

 

Alcune frasi da ricordare.

Ammiraglio Eduardo Emilio Massera, membro della prima giunta militare (1976-1981):

“L’attuale crisi dell’umanità è da imputare a tre uomini. Verso la fine del XIX secolo, nei tre volumi del «Capitale» Marx mette in discussione l’intangibilità della proprietà privata. Agli inizi del XX secolo, nel libro «L’interpretazione dei sogni» Freud attacca la sacra sfera intima dell’essere umano. Come se non bastasse, per problematizzare il sistema dei valori positivi della società, nel 1905 Einstein fa riconoscere la teoria della relatività che mette in discussione la struttura statica e morta della materia”.

La Opinión”, Buenos Aires 25 novembre 1977

Per loro fortuna, nel 1977 i tre colpevoli identificati da Massera erano da tempo sotto terra. Il generale Ibérico Saint Jean, governatore di Buenos Aires per carro armato ricevuto, ne identificava velocemente i succedanei e stendeva il calendario riguardante le rispettive punizioni:

“Prima uccideremo tutti i sovversivi. Poi uccideremo i collaboratori. Poi i loro simpatizzanti. Poi quelli che rimangano indifferenti. Per ultimo, uccideremo gli indecisi”.

International Herald Tribune”, Parigi 26 maggio 1977

Saint Jean smentiva così (un’altra volta) l’ottimismo di Sigmund Freud che, nel 1933, avendo saputo che in Germania i suoi libri erano stati bruciati pubblicamente, aveva detto: “Che grandi progressi stiamo facendo. Nel Medio Evo avrebbero bruciato me, oggi si accontentano di bruciare i miei libri”.

Canta Charly García: “Gli amici del quartiere possono scomparire. I cantanti della radio possono scomparire. Quelli che sono sui giornali possono scomparire. La persona che ami può scomparire. Quelli che sono nell’aria possono scomparire nell’aria. Quelli che sono per strada possono scomparire per strada. Gli amici del quartiere possono scomparire. Ma i dinosauri scompariranno”

Los dinosaurios”, nell’album “Modern Clix”, 1983

Ottimismo da rocker. Alcuni numeri da ricordare:

  • La dittatura è durata 2.818 giorni.
  • Ha sciolto il Congresso e ha vietato i sindacati ed i partiti politici. Tutti.
  • Il Consiglio dei Boia ha avuto 4 capi o Dittatori principali: Videla, Viola, Galtieri e Bignone.
  • Nel tempo usurpato alla vita dalle 4 giunte, ci sono stati 2 mondiali di calcio, 2 olimpiadi e 3 pontefici.
  • Mentre si giocava il mondiale di calcio del 1978, costato 500 milioni di dollari, sono scomparse 69 persone.

Aumento della Povertà:

  • 1975 = 4,4%; 1983: = 37,4%.
  • Sono state chiuse 20.000 fabbriche.
  • Sono state installate 340 prigioni clandestine.
  • Il debito estero è stato moltiplicato per 6.
  • L’inflazione accumulata nel periodo 1976
  • 1983 è stata uguale a 517.000.- Sono state vietate oltre 200 canzoni.
  • Sono stati vietati oltre 600 libri.
  • Sono state vietate oltre 200 pellicole straniere e 130 argentine. E sono stati tagliati e/o censurati diverse altre centinaia di film.
  • Sono state sequestrate, torturate e fatte scomparire 30.000 persone.
  • Sono nati in prigionia 490 bambini. Solo 127 sono stati ricuperati.
  • 500.000 argentini si sono esiliati volontariamente o forzosamente durante la dittatura.

Il governo degli Stati Uniti è stato il primo a riconoscere Rafael Videla come Presidente, ma è stato preceduto dai suoi zelanti delegati del FMI, certamente col beneplacito dell’assassino seriale Henry Kissinger, informato con largo anticipo non solo del golpe ma anche delle caratteristiche brutali che lo stesso avrebbe avuto.

Proprio il 24 marzo 1986, mentre il golpe era ancora in fase di assestamento, il Fondo Monetario Internazionale ha approvato un Credito Internazionale di 110 milioni di dollari al governo argentino.

Curiosamente, le nuove autorità non erano ancora state riconosciute da nessun Stato ma, forse, la spiegazione è semplice: Videla era un cattolico devoto, e il Vangelo recita: “Chi si alza di buon’ora, Dio l’aiuta”.

Devoti cattolici erano anche i ragazzi del FMI. L’allora capo della Banda Bassotti, Michel Camdessus, è stato premiato per i suoi servizi nell’agosto 2000, diventando consulente del Vaticano nel Consiglio Pontificio Giustizia e Pace “per occuparsi del debito estero dei Paesi impoveriti”.

“Camdessus di Tarso” ha speso molti anni della sua vita a manovrare l’alta finanza per favorire i ricchi a spese dei poveri marciando senza tentennamenti e ostentando molto pelo sullo stomaco. Un giorno, però, è stato atterrato dal suo (alto) cavallo. Da penitente è sparito per un po’ di tempo, ma solo per ricomparire da convertito, in compagnia di Papa Giovanni Paolo II (non ancora santo) e altri notabili eccellenti.

Questa volta, doveva liberare i poveri dal fardello del debito che aveva contribuito in modo determinante a caricargli addosso.

Sono passati 20 anni e il bilancio del periodo penitenziale della ditta “Monsieur Candessus & company” è molto facile da riassumere: il debito dei poveri è continuato ad aumentare. E’ vero che è pure aumentato, e molto di più, anche quello dei ricchi. Ma questa è un’altra storia e provoca altre conseguenze.

Sempre grazie ai buoni auspici del FMI, è stato trasformato in debito dello Stato argentino, e cioè in debito pubblico, il debito privato di oltre 70 grandi aziende presenti nel Paese.

Tra i beneficiati del baccano si trovavano il Gruppo Macri (il cui rampollo diventerà successivamente presidente e verrà “graziato” dal FMI e dal Trumpo), la Techint (azienda italo-argentina), la Fiat (azienda italiana), la Ford, la City Bank, la IBM e la Banque Française. L’ammontare di questa operazione è stato di circa 22 miliardi di dollari, poco meno del 50% del debito complessivo generato dalla dittatura.

Se si osserva l’elenco dei Papponi beneficiati non dovrebbe essere difficile capire le ragioni del benevolo atteggiamento delle cancellerie europee.

 

FONTE: http://rodrigoandrearivas.com/2021/03/25/argentina-24-marzo-1986-baccano-di-papponi-quaresima-di-poveracci/