
Riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità. La Rete: questione che rischia di impattare fortemente la vita di tutti, necessaria discussione in tutti i consigli comunali.
Pubblicato il 26 nov 2019
Raramente si è vista una distanza tale fra la sostanziale mancanza di coinvolgimento della comunità nazionale su un provvedimento, e il peso che questo avrà sulla vita di tutti i cittadini italiani (ed europei). A valle sul suo welfare, sulla sua economia, sul futuro del debito e del bilancio pubblico, a monte sulla natura della democrazia in Europa e in Italia. E’ questo il caso della cosiddetta riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) e su cui l’Italia dovrà esprimere il proprio parere. Senza entrare in tecnicismi si tratterebbe di affidare a organismi e procedure ancora più “tecnocratiche” e automatiche di fatto la riproposizione delle politiche d’austerità di cui invece sempre più largamente si chiede la messa in discussione. In somma nel merito continuità e rafforzamento di politiche sbagliate e anti popolari, dall’altra la riproposizione e anzi il rafforzamento di una visione a -democratica dell’Europa, con il sostanziale mancato coinvolgimento delle assemblee elettive, a tutti i livelli, nella riforma di questo meccanismo e nel funzionamento del medesimo. Per questo non solo chiediamo che la questione non si esaurisca in un rapporto esclusivo fra Bruxelles e il governo, non solo che venga coinvolto – e debitamente – il Parlamento, ma anche che se ne discuta nei consigli comunali. Per questo presenteremo in tutti i consigli comunali, ove vi siano rappresentanti che aderiscono alla Rete, ordini del giorno che impongano questa discussione, affinché ne siano edotte le comunità locali e al fine di aprire un dibattito diffuso su questioni fin troppo rimandate e che oggi, con questa riforma in itinere, rischiano di essere peggiorate nel merito e nel metodo.
Rete delle Città in Comune
A seguire lo schema di Odg da proporre nei consigli comunali
Ordine del giorno tipo per i consigli comunali sul meccanismo europeo di stabilità :
Il Consiglio Comunale di
Considerato
che è in discussione la cosiddetta riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) e che l’Italia dovrà esprimere il proprio parere;
che la riforma del MES riguarda un tema che ha un impatto significativo per quanto riguarda gli assetti finanziari e di bilancio del Paese e, di conseguenza, il suo welfare la sua economia, il debito e il suo stesso risparmio;
che la discussione riguarda anche la natura stessa della UE, i suoi modi di strutturarsi e di funzionare, i suoi livelli democratici;
che le politiche di austerità sono state sempre più largamente criticate per la loro natura e i loro effetti e che sempre più larga è la richiesta di una nuova e diversa fase per l’Europa volta allo sviluppo qualificato e sostenibile;
che la riforma del MES sembra configurarsi secondo criteri similari a quelli dell’ FMI e che ciò può risultare contraddittorio con le caratteristiche che dovrebbe avere una Europa democratica e federale;
considerate
le prese di posizioni autorevoli che si sono avute anche in merito a possibili rischi per il nostro stesso Paese;
considerato altresì
il dibattito aperto nel governo e nel Parlamento;
che materie come queste che riguardano la natura della UE e il futuro dell’Italia richiedono di non essere circoscritte ad una relazione tra Bruxelles e Palazzo Chigi ma sia necessario e opportuno il coinvolgimento delle istituzioni locali anche viste le responsabilità loro assegnate dalle regole di bilancio europeo;
si richiede
che il consiglio si riunisca e si pronunci sulla riforma del MES.
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