Rifondazione Comunista a Viterbo con la lista civica di sinistra “Lavoro e Beni Comuni”

Rifondazione Comunista a Viterbo con la lista civica di sinistra “Lavoro e Beni Comuni”

Tra la fine degli anni ’90 e i primi 12 anni del Duemila, il PRC era sempre riuscito ad eleggere una propria rappresentanza al Comune di Viterbo, con uno o due consiglieri all’opposizione sia alle Giunte di centro-destra che a quelle del centro-sinistra (‘controllate’ a Viterbo dalla diarchia dei fratelli-coltelli Fioroni-Sposetti). Nel 2013, alle ultime amministrative, oltre alla nostra lista si presentarono due liste ‘a sinistra’ del Pd: una di Sel (che poi fece l’accordo con il Pd, entrando in Giunta con pessimo risultato, tanto che Sel – poi S.I. – è praticamente sparita dalla città) e una lista civica di ‘sinistra trasversale’… Sia quest’ultima lista che quella di Rifondazione non riuscirono ad ottenere i voti necessari per eleggere dei consiglieri.
Il lavoro politico e nel sociale, con diversi comitati di lotta, che ci ha visti da quell’anno sempre impegnati come PRC ed è culminato con il buon successo – anche locale – nel Referendum del 4 dicembre 2016, ci ha incoraggiati a costruire ‘dal basso’ una lista di sinistra alternativa, che ci vede uniti all’associazione “Solidarietà cittadina” (promotrice della lista civica del 2013), a diversi quadri del sindacalismo di base (Usb, Cobas…), a militanti del coordinamento di Democrazia costituzionale e dei comitati di lotta ambientalista, come – in particolare – il Comitato “Non ce la beviamo”, impegnato da anni sulla grave situazione dell’arsenico nell’acqua pubblica contro la gestione fallimentare della società appaltatrice.

Alla fine dell’anno 2017 si formava dunque – attraverso una serie di assemblee pubbliche tematiche, per la formazione di un programma condiviso – la Lista civica “Lavoro e Beni Comuni”, che ha trovato nell’indicazione della candidata a Sindaco una convergenza convintamente unitaria sul nome di Paola Celletti, impegnata da sempre come coordinatrice del comitato “Non ce la beviamo” (che ha visto la presenza costante dei militanti del PRC) e sindacalista dell’Usb.
La lista dei 32 candidati al Consiglio vede la presenza per la metà del totale di militanti comunisti, a partire dal segretario comunale del PRC, Luigi Telli e dal candidato a Sindaco della lista di Rifondazione alle elezioni del 2013, Marco Prestininzi. La campagna elettorale a Viterbo si sta conducendo in un clima piuttosto difficile. Basti considerare che – oltre alla nostra – si sono presentate sette candidature (alcune con il sostegno di altre due o tre liste ‘civetta’), fra cui quella di Casapound, di due liste civiche più o meno dichiaratamente di destra (una delle quali appoggiata da Roma e dalla provincia da esponenti ex Sel, ex S.I., ex Mdp, ex Leu etc!!), dalla coalizione di destra di F.I., FdI, Lega…, dal M5S e da due candidati espressi entrambi dal Pd viterbese – ora in concorrenza fra loro – già impegnati nella maggioranza uscente di centro-sinistra, uno come consigliere ‘critico’ ma infine sempre allineato e l’altra come vice-Sindaco di osservanza fioroniana.

Comunque vadano le difficili e ormai imminenti elezioni amministrative in Italia, possiamo dire di aver consolidato a Viterbo un’alleanza di lotta che – dai banchi dell’opposizione di sinistra e/o nel vivo dei conflitti nel territorio e nella città – garantirà attenzione critica alle esigenze delle realtà sociali che vogliamo rappresentare, con presenza critica e spirito militante.

Piero Arcangeli, candidato di Rifondazione Comunista nella lista civica “Lavoro e Beni Comuni” di Viterbo

Elezioni comunali 2018
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