
Una LIP Scuola “si aggira per l’Europa”
Pubblicato il 25 apr 2018
Loredana Fraleone*
Il gruppo di lavoro sull’educazione della Sinistra Europea si è riunito ad Atene per discutere il programma delle prossime elezioni europee e l’impianto del convegno sulla valutazione, che si terrà a Roma il prossimo ottobre. La riunione è stata preceduta da una visita al centro di accoglienza di Atene, ben organizzato e curato, nonostante l’aspetto spartano e la povertà dei mezzi a disposizione. Al centro dell’attenzione delle operatrici e degli operatori è l’istruzione finalizzata all’inserimento in una società già difficile di suo, stante le ristrettezze imposte alla Grecia dalla troika. Si cerca di seguire i bambini anche una volta usciti dal campo, una vera e propria città di 1500 abitanti, per impedire l’abbandono scolastico.
L’acquisizione della cultura è considerata la forma migliore per contrastare l’attrazione della malavita sui profughi e costruire la cittadinanza.
E’ centrale nella politica del governo greco, infatti, l’obiettivo di innalzare il livello culturale della società, al quale si dedicano molte delle poche energie a disposizione, con la convinzione che il modello di società sia disegnato essenzialmente da quello culturale, cosa che il capitalismo ha ben chiaro, a differenza della sinistra che stenta spesso a capirlo.
Ad agosto la Grecia uscirà dal memorandum e potrà tirare un respiro di sollievo, rispetto ad una situazione di evidenti ristrettezze, che la dirigenza politica condivide con la popolazione.
A maggior ragione è impressionante la qualità delle riforme in atto sul sistema d’istruzione, che già dal prossimo anno eleverà l’obbligo scolastico a 18 anni e con uno sguardo accorto al futuro, metterà la formazione professionale dopo l’espletamento dell’obbligo. Istruzione è gratuita a tutti i livelli, compreso quello universitario, dove l’accesso sarà libero. Oltre all’allargamento del diritto allo studio vi è anche la preoccupazione di democratizzare l’istruzione pubblica (l’unica a ricevere finanziamenti), infatti il dirigente scolastico diviene elettivo.
A questo punto è impressionante come le riforme in atto in Grecia siano molto simili alla legge d’iniziativa popolare della nostra “LIP scuola della Costituzione”, per la quale siamo mobilitati a raccogliere tante firme e accompagnarla così nel nuovo parlamento, con la funzione anche di stanare forze, come i 5stelle, che inizialmente l’avevano appoggiata. Anche in altri paesi i membri, che fanno parte del Partito della Sinistra Europea, si battono per gli stessi obiettivi.
Il senso delle riforme greche è stato ben spiegato dal ministro dell’istruzione Kostas Gavroglu, docente di fisica, che ha anche sostenuto la necessità di una cultura complessa, con le conoscenze integrate tra di loro, e di una ricerca separata da interessi particolari.
Un’altra istruzione è possibile, in Grecia si fa.
*Responsabile Scuola Università Ricerca PRC/SE
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