La scomparsa di Nicola Cipolla

La scomparsa di Nicola Cipolla

Ciao Nicola! Grazie per aver dedicato tutta la tua straordinaria vita per il cambiamento della Sicilia.

Apprendiamo con enorme dolore la notizia della morte del compagno Nicola Cipolla, figura storia del movimento operaio della nostra terra. Nicola era un padre nobile della sinistra siciliana, protagonista di grandi lotte di massa, tra cui la battaglia per l’occupazione delle terre nel dopoguerra e la difesa dei beni comuni. Intellettuale vero dotato di grande lucidità, ha dedicato gli ultimi anni della sua militanza nel coniugare le tematiche sociali con quelle ecologiste e pacifiste,convinto della necessità di una sinistra rosso-verde e di un nuovo modello di sviluppo quale unica vera alternativa al neoliberismo ed alle guerre. Lascia un vuoto profondo in tutte/i noi. Nell’esprimere le nostre più sincere condoglianze alla sua famiglia, affermiamo che per noi è stato un grande onore aver condiviso con lui tanti anni di militanza e tante battaglie.

Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Palermo

Palermo, 30 luglio

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Nicola Cipolla ha saputo legare, nella ricostruzione della Camera del lavoro palermitana dopo la caduta del fascismo, nella organizzazione delle lotte contadine con l’occupazione delle terre nel secondo dopoguerra, e poi nelle battaglie contro la militarizzazione della Sicilia, fino alla convinta adesione al movimento no global e per la tutela  dei beni comuni, le mobilitazioni del movimento operaio meridionale con quelle pacifiste e ambientaliste che hanno attraversato l’Italia e l’Europa, da Comiso a Sigonella. Lo ha fatto, anche da iscritto per moltissimi anni al Prc, con grandissima generosità e con la straordinaria capacità del militante e dell’intellettuale che ha saputo interpretare gli ideali comunisti dentro le contraddizioni del ventunesimo secolo. 

Mimmo Cosentino, segretario regionale PRC-Se

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E’ con profonda tristezza che vengo a conoscenza della morte del compagno Nicola Cipolla. Appassionato, innovatore, marxista attento alle questioni ambientali. La dimostrazione concreta di come l’impegno politico di sinistra e comunista, possano aprire il cervello, allargare le vedute, dare linfa nuova alla crescita umana. Consiglio a tutti e tutte, in particolare ai più giovani, la lettura di “Diario di un socialcomunista siciliano” che della vita e dei pensieri di Nicola è testimonianza viva. Ciao Nicola, riposa in pace.

Paolo Ferrero

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Oggi alla Camera del Lavoro di Palermo l’ultimo saluto al compagno Nicola Cipolla. Nei suoi lunghi 95 anni di vita e lotta sociale e politica è stato una figura esemplare di intellettuale, militante e dirigente politico e sindacale socialcomunista.

Dalle lotte contadine alla rivolta antifascista del luglio ’60, dall’impegno antimafia e contro ogni consociativismo al movimento contro i missili a Comiso, dall’ambientalismo al movimento no global fino al referendum per l’acqua bene comune Nicola Cipolla ha concretamente dimostrato che si può trarre dalla storia delle lotte passate l’intelligenza e l’ispirazione per quelli presenti e future.

Personalmente ogni volta che l’ho ascoltato in riunioni di Rifondazione Comunista, della sinistra o di movimento ne ho sempre apprezzato la passione che accompagnava a esperienza e conoscenza.

Al contrario di tanti altri Nicola Cipolla non ha mai abbandonato la lotta per un altro mondo possibile e la sapienza di storico dirigente del PCI l’ha messa ormai anziano a disposizione di Rifondazione Comunista come dei nuovi cicli di movimento.

In un documentario di Mimmo Calopresti sul luglio ’60 l’anziano Nicola Cipolla definiva “na meraviglia” quei giovani che sorprendentemente parteciparono in massa a quelle giornate di ribellione di massa.

Credo che Nicola Cipolla non abbia mai smesso di accogliere con gioia nuove generazioni di militanti e di attivisti.

Non a caso nella sua riflessione e nel suo impegno l’ecologia, le fonti rinnovabili, l’esigenza di una sinistra rosso-verde sono stati centrali.

Consiglio vivamente a tutte le compagne e i compagni di leggere o rileggere il suo “Diario di un socialcomunista siciliano” (Editori Riuniti), un regalo che ci ha lasciato a testimonianza di una vita dedicata alla causa della libertà e dell’uguaglianza.

Chi ha compagni non morirà.

1 ottobre

Maurizio Acerbo

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