Ilva, Fantozzi e Ferrero: «Il governo apra confronto». Forenza: «Dopo il danno, la beffa!»

Ilva, Fantozzi e Ferrero: «Il governo apra confronto». Forenza: «Dopo il danno, la beffa!»

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista e vice presidente della Sinistra Europea, e Roberta Fantozzi, responsabile nazionale Lavoro di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, dichiarano:

«Vogliamo denunciare la gravità della decisione dell’Ilva di aprire la cassa integrazione per 4984 persone. Ilva sta infatti così preparando il terreno ai futuri acquirenti sui possibili esuberi e i sindacati fanno dunque benissimo a respingere qualsiasi ipotesi che preveda il ridimensionamento degli attuali livelli occupazionali. Il governo apra immediatamente un confronto con le organizzazioni sindacali al fine di evitare la Cigs attraverso l’introduzione dei contratti di solidarietà in deroga al jobs act e garantendo i livelli occupazionali attuali».

Per l’eurodeputata pugliese Eleonora Forenza (Altra Europa-GUE/NGL): «Dopo il danno, la beffa! Ancora una volta l’attuale gestione dell’ILVA scarica sui lavoratori il peso dei mancati investimenti e della messa in vendita dell’impianto siderurgico di Taranto. E’ intollerabile che dopo aver devastato un intero territorio ora l’Ilva si permetta pure di annunciare quasi 5mila “esuberi temporanei”.
Diviene chiaro invece che dietro a questa ulteriore spoliazione dell’ILVA e del territorio di Taranto, vi sia il tentativo di preparare il terreno e rendere più appetibile la vendita dell’impianto anche in assenza di un piano industriale e di garanzie sugli investimenti ambientali ed occupazionali da parte di qualsiasi cordata si candidi alla guida dello stabilimento. La mia solidarietà quindi – conclude Forenza – ai lavoratori e ai sindacati che si stanno giustamente opponendo a questa decisione che apre la strada alla possibilità di futuri licenziamenti. Il governo, la Regione e tutte le autorità competenti impediscano all’Ilva, dopo tutto quello che ha fatto a danno di Taranto e dei suoi abitanti, un nuovo scempio occupazionale».


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.