
Ilva, Fantozzi e Ferrero: «Il governo apra confronto». Forenza: «Dopo il danno, la beffa!»
Pubblicato il 31 gen 2017
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista e vice presidente della Sinistra Europea, e Roberta Fantozzi, responsabile nazionale Lavoro di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea, dichiarano:
Per l’eurodeputata pugliese Eleonora Forenza (Altra Europa-GUE/NGL): «Dopo il danno, la beffa! Ancora una volta l’attuale gestione dell’ILVA scarica sui lavoratori il peso dei mancati investimenti e della messa in vendita dell’impianto siderurgico di Taranto. E’ intollerabile che dopo aver devastato un intero territorio ora l’Ilva si permetta pure di annunciare quasi 5mila “esuberi temporanei”.
Diviene chiaro invece che dietro a questa ulteriore spoliazione dell’ILVA e del territorio di Taranto, vi sia il tentativo di preparare il terreno e rendere più appetibile la vendita dell’impianto anche in assenza di un piano industriale e di garanzie sugli investimenti ambientali ed occupazionali da parte di qualsiasi cordata si candidi alla guida dello stabilimento. La mia solidarietà quindi – conclude Forenza – ai lavoratori e ai sindacati che si stanno giustamente opponendo a questa decisione che apre la strada alla possibilità di futuri licenziamenti. Il governo, la Regione e tutte le autorità competenti impediscano all’Ilva, dopo tutto quello che ha fatto a danno di Taranto e dei suoi abitanti, un nuovo scempio occupazionale».
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