
PG Battista imbroglia sul complottismo
Pubblicato il 1 nov 2016
di Franco Ferrari
Stamattina sul “Corriere della Sera” PG Battista, il principale corsivista del giornale, pubblica un commento polemico sulle teorie complottiste. Lo spunto è dato da un intervento di una parlamentare grillina, secondo la quale verrebbe artificialmente abbassata la gravità dei terremoti per non costringere il governo a rimborsare interamente i danneggiati. Fra le teorie complottiste questa non è nemmeno tra le più assurde in un mondo dove le grandi banche hanno imbrogliato per 4 anni falsificando l’Euribor, il tasso di riferimento per i mutui.
Battista collega questa ad altre tesi che vanno dal ruolo dei Bilderberg ai vaccini, alle scie chimiche, alle responsabilità sull’11 settembre e così via. Se si limitasse a questo non avrei nulla da osservare, perché penso che il complottismo sia un’ideologia nefasta che putroppo trova adepti anche a sinistra.
Ma Battista “fa il furbo”. Infila nel cesto del “complottismo”, al solo fine di screditarli, movimenti e idee che col complottismo non c’entrano nulla. Ad esempio il movimento americano “Occupy Wall Street”, che critica – a ragione – il ruolo negativo della grande finanza nella crisi scoppiata nel 2007-2008. O, peggio ancora quando quando scrive che “esiste il complottismo che denuncia le macchinazioni del ‘neoliberismo’”, identificando la critica e all’opposizione all’ideologia dominante, di cui Battista è diventato gran ciambellano, con le teorie strampalate sulle scie chimiche.
C’e un uso politico del complottismo, ma c’è anche un uso politico ed ideologico dell’anti-complottismo che serve a difendere l’ordine esistente dai suoi oppositori.
lunedì 31 ottobre 2016
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