
La lista San Giuliano Bene Comune con Gino Marchitelli Sindaco
Pubblicato il 3 giu 2016
di Giovanna Capelli
Una novità e una speranza alle elezioni comunali
Per una città come San Giuliano di 40.000 abitanti, prima cintura di Milano, che una volta era orgogliosamente operaia e rossa e ora è governata dalla coalizione del Partito della Nazione, queste elezioni sono di svolta: di fronte a una popolazione attraversata dalla crisi in ogni particolare della vita quotidiana, dal lavoro alla casa, alla sanità, il futuro bilancio comunale è foriero di tempesta se non si cambia passo e prospettiva politica: un bilancio messo in pericolo dai debiti di una società municipale fallita, dalla rigidità del patto di stabilità, dalle politiche governative. Ci vuole uno scatto di buona politica e di generosità politica,l’inverarsi di parole e di pratiche di cambiamento che non calino dall’alto, ma da da un progetto politico che si produce nel territorio, convince e impegna uomini e donne e fa scomparire disincanto, delega e rassegnazione.
A San Giuliano è cominciato un percorso di questo tipo e sarebbe potuto essere più convincente e travolgente e significativo se non avessimo perso i risultati di una opposizione al PD che il PRC ha fatto fa con SEL nelle due ultime consiliature. Rifondazione Comunista ha imparato dalla esperienza locale e nazionale della lista l’Altra Europa per Tsipras, ha capito che anche a san Giuliano bisognava praticare l’unità delle forze politiche e sociali, mescolare esperienze, sensibilità e soprattutto usare il momento elettorale per costruire progetti culturali e sociali per la città, rivitalizzare la democrazia e la fiducia nella possibilità di cambiare.
Partivamo dunque da una situazione ottima: a San Giuliano era pubblicamente finita la esperienza di centro sinistra e nella consiliatura uscente Prc e Sel erano in coalizione all’opposizione del PD/UDC,/ITALIA dei Valori.
Sel ha preferito disfare la aggregazione dell’Altra Europa e cercare alleanze più moderate con una componente socialista, forse convinta che alla fine anche noi avremmo accettato quella collocazione in nome di una unità elettorale. Così non e’ stato.
Non sono tempi di scelte di mediazione
A San Giuliano ci sono grandi insoddisfazioni, profonde delusioni, ma anche grande desiderio di discontinuità. Su questo terreno di soggettività è nata la lista San Giuliano Bene Comune con Gino Marchitelli Sindaco, preceduta da appelli della società civile che chiedevano l’unità della sinistra alternativa, da relazioni e interlocuzioni che hanno spaziato in tutto ciò che a San Giuliano opera nella cultura e nel conflitto sociale. Il passaggio alla formazione della lista e del programma è stato una necessità, una messa alla prova delle parole dette, la dimostrazione che si può a partire da noi contrastare il corso delle cose.
Tutti e tutte sono stati stupiti della facilità con cui abbiamo raccolto le firme per la presentazione di una lista che fino al mese di dicembre nessuno pensava potesse realizzarsi nello spazio pubblico della città. Ci ha aiutato il fitto lavoro culturale antifascista e di contro informazione fatto con l’associazione culturale “il Picchio”, che oltre al programma, ha delineato il carattere della lista, antifascista, antirazzista consapevole delle cause della crisi che tocca anche gli abitanti di San Giuliano e più che informata delle politiche pubbliche per combatterla.
La campagna elettorale ha privilegiato i piccoli incontri e ha sfidato in ogni momento la sfiducia nella politica: nelle relazioni dirette pesa la fatica quotidiana, la precarietà, la solitudine. Nei confronti fra candidati sindaci Gino Marchitelli ha mostrato con la sua passione e capacità comunicativa la qualità e la diversità del programma e della prospettiva della lista San Giuliano Bene Comune, il suo collegamento con le esperienze europee di Barcellona e di Madrid, dove i sindaci non sono esecutori delle politiche di austerità decise a Bruxelles o a Roma, ma rappresentanti veri dei loro cittadini.
Come abbiamo scompigliato la campagna elettorale di San Giuliano ridisegnando la geografia del dibattito e degli schieramenti, porteremo discontinuità e novità in consiglio Comunale, per cambiare la città, per allargare la iniziativa e la forza di chi vuole una San Giuliano, la città del buon vivere e della solidarietà, per difendere il lavoro, il reddito, la casa, la scuola e le politiche sociali.
Ci ha aiutato a tener alto il morale e a fronteggiare i vergognosi attacchi personali al candidato sindaco Gino Marchitelli (fatti con evidenza per evitare di parlare di politica), la certezza di essere nella stessa situazione di centinaia di altre liste comunali di alternativa nate per cambiare le nostre vite, per evitare la barbarie e costruire il bene comune.
Giovanna Capelli
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