Rifondazione Comunista saluta con commozione Luciano Gallino, ringraziandolo per l’esempio di vita, di studio e di impegno che ci ha lasciato

Rifondazione Comunista saluta con commozione Luciano Gallino, ringraziandolo per l’esempio di vita, di studio e di impegno che ci ha lasciato

Dall’ esperienza con Olivetti fino all’ultimo libro uscito pochissimo tempo fa, il rigore dello studioso si è sempre intrecciato con il rigore della passione civile, politica ed umana.

Decostruire le “idee ricevute” e la narrazioni della crisi delle classi dominanti, contrastare la “sconfitta politica, sociale, morale” dell’idea di uguaglianza e del pensiero critico, come ha scritto nel suo ultimo libro, è stato l’assillo cui ha dedicato la continua produzione e messa a disposizione di analisi, la raccolta certosina di dati, la costante opera di scrittura.

Luciano Gallino è stato capace di usare le parole giuste, parlando di “colpo di stato” e di “crimini contro l’umanità” nel denunciare le politiche messe in campo dall’Unione Europea in particolare contro la Grecia. Non ha avuto paura dei toni aspri e duri, sempre accompagnandoli con la mitezza e l’umanità della sua presenza.

Parlando delle disuguaglianze planetarie si chiedeva in un suo libro di qualche tempo fa “che razza di mondo sia quello che produce valore per 65.000 miliardi di dollari l’anno e non ne trova un centinaio, pari a un seicentocinquantesimo del totale, per sconfiggere la povertà estrema e la fame.”

Porteremo con noi la sua indignazione, il suo rigore, il patrimonio di conoscenza che ha messo a disposizione, come strumenti indispensabili per continuare a provare a cambiare il mondo.

Alla moglie e ai familiari va tutto il nostro affetto.


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