NO ALLA VENDITA ALL’ASTA DELLE CASE POPOLARI!

NO ALLA VENDITA ALL’ASTA DELLE CASE POPOLARI!

sportello casa

I nostri compagni sono impegnati in molte federazioni nella campagna contro il decreto Lupi. Una vertenza da generalizzare. Questi materiali ci arrivano dalla Federazione di Cuneo.

Prosegue la raccolta di firme contro la vendita all’asta delle case popolari e per lo sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica.

Il Governo promette di cambiare ma per ora non si vede nulla.

Siamo a un punto nodale della vertenza relativa alla vendita all’asta delle case popolari, prevista dal decreto interministeriale “Lupi”, attuativo della legge 80/2014 (piano casa).

La diffusa mobilitazione degli assegnatari ha indotto il Governo prima a congelare il decreto Lupi, poi ad annunciare alcune modifiche già inviate alla Conferenza Unificata Stato Regioni per il necessario passaggio.

Nella nota inviata viene proposto il cambiamento della base d’asta, dal prezzo di mercato ad un valore stabilito dagli Enti gestori opportunamente ridotto e l’inserimento dell’obbligo di garantire una abitazione a chi non fosse in grado di acquistare.

Non viene recepita la principale richiesta degli assegnatari, spesso anziani soli, famiglie con disabili o comunque in difficoltà : nessun assegnatario  può essere costretto a lasciare la casa che abita.

Una barbarie che getta nell’incertezza abitativa centinaia di migliaia di persone. Questo mentre la SOFFERENZA CASA che vede 73000 sfratti all’anno, diverse centinaia di migliaia di famiglie che pur avendone i requisiti non riescono ad ottenere l’abitazione e la contemporanea inutilizzazione di migliaia di alloggi popolari da ristrutturare,  coinvolge in varia forma una larga fetta della popolazione italiana che nel perdurare della crisi non potrà che aumentare.

Insomma  un Governo debole con i forti e forte con i deboli, forse neanche in grado di capire quanto la sua azione  di privatizzazioni e di compressione dei servizi essenziali contrasti non solo con il diritto all’abitare, ma con quell’insieme di beni comuni che costituiscono la base della civiltà del nostro paese e sono l’unica garanzia contro l’insorgere di gravissime rotture sociali.

Sono questi i motivi per cui ci sentiamo in diritto di coinvolgerre non solo gli assegnatari ma la cittadinanza tutta nella nostra campagna “FIRMA ANCHE TU” contro la vendita all’asta delle case popolari e per la difesa e la riqualificazione dell’edilizia pubblica.

 

A CHE PUNTO SIAMO

In provincia la raccolta firme in calce all’appello rivolto alla Regione Piemonte perchè si opponga (come già fatto dalla Regione Lazio e dalla Regione Campania) allo sciagurato decreto Lupi sta andando bene.

Questi i primissimi risultati sulle firme raccolte: 150 Cuneo, 200 Alba, 150 Mondovì, 280 Saluzzo, molti moduli stanno poi girando di scala in scala per cui verosimilmente le adesioni sono ancora maggiori.

A fine anno c’è stata poi l’adesione, anche all’unanimità, di alcuni consigli comunali (Cuneo, Mondovì, Racconigi ed altri sono in procinto di aggiungersi) che testimonia quale sia il sentire della pubblica opinione, una volta messa al corrente dell’esistenza e dei reali contenuti del decreto. 

GLI APPUNTAMENTI

Per dare ancora più forza alle nostre azione e permettere a quante più persone possibile di esprimere la propria opinione, indiciamo una raccolta straordinaria di firme per i giorni:

-        VENERDÌ 16 Gennaio dalle ore 9 alle 11,00 presso il mercato rionale del quartiere Donatello, in corso Gramsci angolo via Gobetto

-        SABATO 17 Gennaio dalle ore 10,00 alle 12,00 presso il centro commerciale di Cuneo2 in via Cavallo

 La regione Piemonte deve prendere posizione contro questo decreto e far valere le propria autonomia decisionale prevista dalla Costituzione.

Ricordiamo che lo Sportello Casa è aperto ogni mercoledì mattina dalle 9,30 alle 11,30 in via Saluzzo, 28 a Cuneo e che ogni contributo è benvenuto .

case popolari cuneo

…………………..

il modulo raccolta firme contro il decreto Lupi predisposto a Cuneo:

 

sportello casa   NO ALLA VENDITA ALLASTA DELLE CASE POPOLARI!                            

Difesa e rilancio dell’edilizia popolare

I sottoscritti assegnatari di case popolari e cittadini della provincia di Cuneo

- si esprimono fermamente contro il progetto di vendita all’asta a prezzo di mercato previsto dal decreto Lupi approvato dalla Conferenza Unificata Stato Regioni il 16 ottobre 2014

- deplorano che la Regione Piemonte non abbia in quella sede preso posizione in senso contrario al provvedimento e anzi abbia mantenuto il silenzio su questa scelta invece di farla conoscere e di discuterla con gli interessati e i cittadini tutti

- prendono atto che, a seguito delle lotte degli assegnatari e alle prese di posizione di alcune amministrazioni locali, il Governo ha promesso il 26 novembre di modificare alcuni punti del provvedimento

Promuovono questa raccolta di firme per chiedere alla Regione Piemonte (che fa parte della Conferenza Unificata, il cui parere è vincolante sul tema casa) che si schieri con i suoi cittadini affinché:

- sia abolita la vendita all’asta delle case popolari

- nessun assegnatario, qualsiasi sistema di vendita dovesse essere adottato, possa essere spostato contro la sua volontà dalla casa che abita

- si vada a una riqualificazione e un rilancio dell’edilizia popolare a cominciare dalla utilizzazione dei 500milioni stanziati all’art.4 del Piano casa (legge 80 del 28 marzo 2014) per interventi di manutenzione straordinaria a partire dagli alloggi popolari oggi non assegnati in quanto inagibili.

Mozione approvata all’unanimità dall’assemblea provinciale degli assegnatari delle case popolari di venerdì 12 dicembre 2014 a Cuneo

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