
Confcommercio: “Aziende stremate, non ci sarà ripresa sostanziale nel 2014″
Pubblicato il 11 nov 2013
Giornata di mobilitazione nazionale sulla legalità promossa da Confcommercio: l’abusivismo commerciale causa perdite per 8,8 miliardi, quello ne turismo costa 5,2 miliardi e la contraffazione “pesa” per 3,3 miliardi. “Fatturato’” dei prodotti contraffatti stimato in circa 6,5 miliardi, a rischio chiusura 43mila imprese.
Tra abusivismo e contraffazione il settore del commercio al dettaglio, bar e ristorazione si vedono sottrarre complessivamente 17,2 miliardi di euro all’anno di fatturato, per una perdita di imposte dirette e contributi pari a 1,5 miliardi. E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’ufficio studi di Confcommercio nell’ambito della giornata di mobilitazione nazionale ‘Legalita’, mi piace’. Nel dettaglio, l’abusivismo commerciale (sede fissa e ambulante) causa perdite per 8,8 miliardi, pari al 4,9% del fatturato regolare. L’abusivismo nel turismo (bar e ristorazione) costa invece 5,2 miliardi nel 2013, poco più del 10% del volume d’affari del settore. La contraffazione costa invece 3,3 miliardi. Il ‘fatturato’ dei prodotti contraffatti è stimato in circa 6,5 miliardi di euro nel 2013, secondo quanto indica invece una ricerca Censis-Confcommercio: il 76% dei prodotti contraffatti è concentrato nelle voci di spesa per abbigliamento e accessori, prodotti audiovisivi (cd e dvd) ed inoltre prodotti alimentari e bevande. Confcommercio stima una perdita di 8,8 miliardi di euro, pari al 4,9% del fatturato regolare, a causa del fenomeno dell’abusivismo commerciale. Gli esercizi commerciali abusivi-irregolari con sede fissa arrivano al 4,2%, quelli in aree pubbliche o mercati arrivano al 19,4% da cui deriva una media ponderata del 7,1%. Ma l’abusivismo colpisce molto di più il Mezzogiorno, dove la percentuale arriva all’11,6% tra Sud e Isole, quindi più del doppio che al Nord. Dalla stessa indagine si scopre poi che a causa dell’illegaltà rischiano di sparire 43mila negozi regolari all’anno assieme a 79mila lavoratori regolari.
“Siamo in una situazione di allarme rosso e chiediamo, dunque, tolleranza zero contro ogni forma di illegalità”. Lo ha affermato il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli, intervenendo alla presentazione dell’indagine. Il 2014 “non sarà certo l’anno di una ripresa sostanziale”, ha aggiunto Sangalli, segnalando che le imprese del commercio “sono stremate”.
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