L’Europa unita dalla povertà. I dati allarmanti della Croce rossa

L’Europa unita dalla povertà. I dati allarmanti della Croce rossa

controlacrisi.org - 

In 22 paesi europei sono 3,5 milioni le persone che ricevono aiuti alimentari dalla Croce Rossa, il 75% in piu’ rispetto ai 2,5 milioni del 2009 in 17 paesi del 2009. In Spagna più di due milioni di bambini vivono una condizione di povertà e mezzo milione sono gli sfratti esecutivi, mentre in Francia si suicida un contadino ogni due giorni. E’ l’Europa dell’Austerity. L’Europa che non compare nei discorsi ufficiali perché troppo impresentabile. Eppure c’è. Il primo dato viene dal rapporto “Think Differently” presentato ieri a Roma nella sede della Croce Rossa Italiana.

Dal cibo alla salute, l’Europa dei “senza futuro” avanza a grandi passi
Se cinque anni fa la Croce Rossa in Europa aiutava soprattutto senzatetto e anziani, oggi a chiedere sostegno sono anche le famiglie. Ora “paghiamo ticket sanitari, forniamo medicine, prodotti per l’infanzia e materiale scolastico”, spiega Francesco Rocca, presidente nazionale della Croce Rossa italiana, che ricorda come nel 2012 siano state 400mila le famiglie assistite nel nostro paese.

In Spagna sono 1,2 milioni le persone che hanno ricevuto assistenza alimentare dalla Croce Rossa nel 2012, piu’ del doppio rispetto ai 514mila del 2009. E le sedi dei comitati, un tempo funzionanti solo nel pomeriggio, vengono ora aperte sin dal mattino, racconta il responsabile della Croce Rossa locale, Antoni Bruel. In Bulgaria e Spagna, la Croce Rossa fornisce cibo per le scuole destinate ai bambini che non ha fatto colazione. I cinque paesi con la piu’ alta quota di popolazione a rischio poverta’, scrive il rapporto, sono Bulgaria, Lettonia, Romania, Lituania e Croazia. In tutta Europa, denuncia Anitta Underlin, direttore della Croce Rossa nella zona Europa, la crisi “ha reso piu’ povero chi era gia’ emarginato”, ha provocato tagli nella sanita’ pubblica, aggravato la situazione dei migranti, parte dei quali sono dovuti tornare nei luoghi di origine, e aumentato la disoccupazione.
Ma ha anche creato una classe di nuovi poveri, che magari hanno anche un lavoro, ma non riescono a sostenere le famiglie e pagare il mutuo per la casa. O persone come Azra, uno dei personaggi simbolo del rapporto, una ex insegnante del Montenegro, vedova di un medico, rimasta senza tetto con una pensione di 160 euro al mese.

Francia, i contadini si suicidano a causa della crisi
A parlare di quanto avviene nelle campagne francesi proprio a causa della crisi è il primo studio ufficiale su questo tema realizzato dall’Istituto Nazionale sul controllo sanitario (InVs). In particolare l’InVs ha recensito circa 500 suicidi di agricoltori sul triennio 2007-2009, equivalente a una media di 166 suicidi all’anno. In totale, 417 uomini e 68 donne sono passare all’atto nel corso di questo periodo, in particolare tra gli operatori del settore caseario e bovino, di un’eta’ compresa tra i 45 e i 64 anni. Il suicidio e’ la terza causa di morte nel mondo agricolo, dopo il tumore e le malattie cardiovascolari. Secondo Marie-The’re’se Denieul, esperta di questo tema, ”tre motivi principali spingono gli agricoltori a porre fine ai loro giorni: l’isolamento sociale, sempre piu’ frequente, la crisi economica, e il moltiplicarsi dei controlli e delle pratiche amministrative”.

Spagna, infanzia povera
L’austerity in Spagna, secondo quanto sostiene in uno studio ad hoc il Consiglio d’Europa, potrebbe avere un impatto devastante sui bambini e sui disabili. Secondo lo studio la poverta’ nei minori ha raggiunto il 30 per cento e i tagli del welfare, della sanita’ e dell’educazione hanno lasciato molti bambini malnutriti e senza casa. Fece molta eco questa estate il caso di un bambino che svenì in classe.
Anche i disabili presentano alti tassi di poverta’ e malnutrizione. Già nel 2011 i dati Eurostat indicavano che il 27,2% dei bambini in Spagna viveva al di sotto della soglia di povertà. Sulla base dei dati, l’UNICEF Spagna stima la cifra assoluta in 2.267.000. Altri dati del Rapporto sottolinevano che erano 760mila le famiglie con figli in cui nessun adulto lavorava, 46.000 in più rispetto al 2010.
Nella Spagna del quasi mezzo milione di sfratti esecutrivi per morosità, intanto, adesso è arrivato un manuale per le vittime dei mutui, dal titolo “Manual de Obra Social”. Un vademecum di venticinque pagine per chi è stato sfrattato, in cui si suggerisce come impossessarsi di una casa altrui e come gestire le conseguenze legali delle “occupazioni”. La guida è pubblicata dalla Pah, l’associazione delle vittime degli sfratti, che negli ultimi due anni ha dato quasi 700 abitazioni disabitate ai nuovi poveri spagnoli.


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