Bersani al Sole24 Ore.com: «Noi e Monti unica area di governabilità»

Bersani al Sole24 Ore.com: «Noi e Monti unica area di governabilità»

di Emilia Patta
TORINO. Annunci strabilianti sul lavoro in questo tour piemontese del week end? «Ma guardi io sono convinto che a forza di promesse e favole mirabolanti la gente si è stufata. Prima la restituzione dell’Imu, poi i quattro milioni di posti di lavoro… Sembra una corsa a chi la spara più grossa. Noi restiamo cauti». Pier Luigi Bersani, a Fiumicino, sta per prendere il volo per Malpensa e in serata sarà a Torino per partecipare all’incontro di due giorni con i progressisti europei.

Il segretario del Pd appare ottimista. Fa notare che le tante promesse lasciano il tempo che trovano mentre le idee buone (e cita i bond per ripagare i debiti della Pa verso le imprese, progetto subito apprezzato dal direttore generale di Confindustria Marcella Panucci) mettono radici e danno frutti. Ha appena letto i risultati del sondaggio di Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore che danno una distanza di quasi 7 punti tra il suo centrosinistra e il centrodestra di Silvio Berlusconi.

La rimonta c’è, certo, ma il sorpasso di cui parla il Cavaliere appare ancora un miraggio. «Per me la rimonta non è una sorpresa, stiamo parlando di un partito che era al 35 per cento e di colpo era sceso al 18… Chiaro che c’è tutta una fetta di elettorato di centrodestra deluso che con l’inasprirsi della campagna elettorale e a forza di sentir parlare di comunisti è tornato». Insomma, un recupero fisiologico quello di Berlusconi, ma che mai arriverà al sorpasso.

Piuttosto Bersani sembra preoccupato da Grillo. «Questa storia del Movimento 5 Stelle in calo mi sembrava strana e non ci ho mai creduto, non è che se non se ne parla Grillo scompare». E un successo più ampio del previsto di M5S alle urne potrebbe anche spostare qualche regione. Gli occhi sono puntati sulla Lombardia e la Sicilia, dove i giochi sembrano ancora aperti. Ecco, c’è appunto il problema del Senato, lì è molto probabile che il centrosinistra non ce la faccia da solo a prendere la maggioranza. Una situazione che ricorda molto da vicino il 2006, con il Cavaliere in sorprendente rimonta fino a consegnare a Romani Prodi un Senato ingovernabile senza i voti dei senatori a vita. «Ma allora – nota Bersani – dall’altra parte c’era solo Berlusconi. Ora c’è un centro moderato di qualche consistenza».

da Ilsole24ore.com


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