
Cgil: restituite a Pio La Torre l’aeroporto di Comiso
Pubblicato il 12 lug 2013
Luciana Cimino - unita.it –
Intitolare di nuovo l’aeroporto di Comiso a Pio La Torre. L’Unità ha scritto della petizione promossa dal Centro Studi Pio La Torre, Articolo 21 e Libera Informazione e ora anche la Cgil aderisce all’iniziativa per tornare a chiamare lo scalo siciliano con il nome del dirigente del Pci ucciso dalla mafia a Palermo il 30 aprile del 1982 insieme al suo amico e compagno Rosario Di Salvo.
L’iniziativa è stata comunicata dai segretari nazionale e regionale Susanna Camusso e Michele Pagliaro e «testimonia – dice la Cgil – ancora una volta il riconoscimento dell’alto valore civile e politico dell’azione di un uomo formatosi nel movimento contadino del dopoguerra, alla scuola politica della sinistra e della Cgil della quale fu segretario della Camera del Lavoro di Palermo dal 1952 al 1959 e segretario regionale della Cgil sino al 1962».
La singolare vicenda dell’intitolazione dell’aeroporto di Comiso nasce, come molte altre, dalla tendenza tipica della destra italiana di revisionare la storia per piegarla ai propri interessi di parte. E’ così dunque che l’aeroporto della cittadina in provincia di Ragusa, già intitolato, appunto, a Pio La Torre, al cambiare della giunta cambi anche nome. Nel 2007 il nuovo sindaco di centro destra Giuseppe Alfano si affretta a cancellarlo. Un eroe antimafia e per di più comunista non corrisponde all’immagine di Comiso che Giuseppe Alfano vuole. E per essere chiari meglio intitolarlo al “Generale Magliocco”, un gerarca fascista noto per gli abusi compiuti durante la guerra colonialista d’Etiopia.
Dal 2008 è in corso una petizione promossa da Articolo21 e il Centro Studi Pio la Torre per la re-intitolazione al dirigente comunista. Ora, però, con la vittoria del centro sinistra anche a Comiso (dove La Torre condusse una delle sue maggiori battaglie contro la costruzione di una base missilistica Nato) le due associazioni hanno rilanciato la raccolta firme e, intanto, hanno scritto una lettera aperta al nuovo sindaco. Ora si aggiunge il sostegno della Cgil.
«Pio La Torre – scrivono Camusso e Pagliaro – si è battuto, pagando con la vita, per la legalità, contro la mafia e contro gli intrecci politica affari mafia. A Comiso è stato protagonista della battaglia per la pace e perchè la città non diventasse una base missilistica». E ricordano le battaglie di civiltà che sono costate la vita a La Torre: «Sono gli anni della lotta per la pace, contro la guerra fredda, per affermare i diritti del lavoro (da quelli degli operai del Cantiere navale Piaggio, degli edili dei cantieri del sacco edilizio di Palermo pilotato dal trio Gioia, Lima, Ciancimino, ai poveri dei quartieri popolari di Palermo), contro il sistema politico-mafioso operante a Palermo e in Sicilia. Da questa esperienza di vita politica e sindacale Pio La Torre trarrà ispirazione negli anni ’80, da segretario regionale del Pci, per redigere la prima legge antimafia (la Rognoni-La Torre) e per la trasformazione della base missilistica di Comiso in aeroporto civile e di pace».
L’adesione della Cgil «sprona tutti i democratici a sottoscrivere la petizione. Ci auguriamo di ricevere presto altre adesioni così rilevanti dal fronte democratico del sindacato, delle associazioni, delle imprese e delle forze politiche»
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