
Contro la riscrittura della storia. La bandiera rossa non si censura
Pubblicato il 29 apr 2025
Alla cortese attenzione della dott.ssa Yvonne A. Mazurek,
direttrice del cimitero acattolico di Roma
Gent. dott.ssa Yvonne A. Mazurek,
Le scriviamo per esprimere, come Direttivo di “Futura Umanità. Associazione per la storia e la memoria del Pci”, la nostra sorpresa e la nostra protesta per quanto avvenuto ieri 27 aprile presso il Cimitero acattolico da Lei diretto.
Alcune nostre iscritte e alcuni nostri iscritti, presenti alle ore 11 per rendere omaggio alla tomba di Antonio Gramsci in occasione dell’88º anniversario della morte del comunista sardo (che è anche il saggista italiano più conosciuto e tradotto nel mondo dai tempi di Machiavelli), hanno ascoltato con stupore e disappunto la richiesta da Lei avanzata di abbassare una bandiera rossa presente tra il numeroso pubblico convenuto, con l’argomento che essa avrebbe recato offeso alla memoria di altri morti sepolti nei pressi.
Respingiamo fermamente questo tentativo di riscrivere la storia: in Italia la bandiera rossa è infatti la bandiera di chi ha lottato per il progresso sociale e la dignità del lavoro, di chi ha combattuto il fascismo e sconfitto il nazismo, di chi ha contribuito a fondare la nostra Repubblica e le ha dato una Costituzione democratica. È incontestabilmente la bandiera di Antonio Gramsci. È ipocrita volere celebrare e ricordare il grande comunista italiano fondatore del Pci e al tempo stesso proibire di salutarlo con la sua bandiera. È inaccettabile vietarlo equiparandola implicitamente ai simboli delle dittature fasciste che la nostra Costituzione proibisce.
Protestiamo fermamente per tutto questo e rivendichiamo la piena legittimità, anche nei suoi simboli e nelle sue bandiere, di quella che è stata una componente fondamentale della storia della democrazia italiana. I comunisti e i democratici italiani difenderanno sempre la memoria della Resistenza al fascismo e di Antonio Gramsci e per ogni bandiera rossa fatta abbassare sono pronti ad alzarne altre cento.
Il Comitato direttivo di “Futura Umanità. Associazione per la storia e la memoria del PCI”
Roma, 28 aprile 2025
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