Rifondazione: Albania, ancora prove di deportazione

Rifondazione: Albania, ancora prove di deportazione

Falliti miseramente i tentativi di intercettare in mare richiedenti asilo e di delocalizzarli nel centro di Gjader in Albania, il governo Meloni, come annunciato, ne prova un’altra per giustificare la sciagurata impresa. Questa volta, anche simbolicamente – si ricordi gli arrivi negli anni Novanta fino all’affondamento e alla strage della Kater I Rades del 1997 – sono state deportate 40 persone, finora rinchiuse in diversi CPR italiani, dal porto di Brindisi. Modificando informalmente il protocollo firmato col governo albanese e avvalendosi di una vera e propria secretazione dell’operazione, persone già trattenute, considerate (da chi?) potenzialmente pericolose. Di fatto la giurisprudenza attuale non potrebbe consentire di rimpatriare nessuna di queste persone da un paese extra UE, i soli risultati che si ottengono con questa ennesima provocazione sono di propaganda, di aumento dei costi e della limitazione del diritto alla difesa. Non è facile infatti contrastare una richiesta di rinnovo del trattenimento se al legale non è dato modo di recarsi dal suo assistito. Non da ultimo, ennesima menzogna, il centro albanese era nato con la prospettiva di trattenere persone per non più di 28 giorni, tempo necessario per le cosiddette procedure accelerate in frontiera. Ora il tempo massimo di detenzione potrà essere di 18 mesi, in pratica si istituzionalizza l’esistenza di un’enclave italiana in Albania per rinchiudere e deportare. Facile prevedere che non le inesistenti “toghe rosse” ma la Corte Europea, che già tante volte ha smentito l’operato del governo, costringa a fare l’ennesimo passo indietro. Ma la domanda sorge spontanea. Quanto tempo ci vorrà per smantellare i centri albanesi, vero esempio di colonialismo da ventennio e con quale governo si comprenderà che detenzioni e rimpatri non sono la soluzione ma parte del problema?

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefano Galieni, Responsabile immigrazione PRC-S.E.

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