
TTIP, il negoziato per la Nato economica che aggraverà i disastri della globalizzazione
Pubblicato il 14 lug 2013
di Paolo Ferrero – Lunedì 8 luglio è cominciato il negoziato per la costruzione della Nato economica, cioè il Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP), un accordo di libero commercio e liberi scambi tra Stati Uniti ed Europa esattamente comparabile all’alleanza atlantica sul piano militare. Nessuno o quasi ne ha parlato e non a caso… Quest’importante negoziato, lanciato all’ultima riunione del G8, è infatti destinato ad aggravare pesantemente i disastri della globalizzazione neoliberista. Alla base di questo trattato c’è l’idea di estendere ulteriormente le follie del libero mercato. Nella bozza proposta dagli Stati Uniti è previsto che tutto, inclusi i servizi pubblici, debba obbligatoriamente andare a gara salvo che vi sia l’assenza di un’offerta del privato. Il risultato sarà che distruggerà l’agricoltura italiana, eliminando il riferimento alla località di produzione dei prodotti, e quindi cancellando ogni discorso sulla filiera corta, l’impatto ecologico etc. Demolirà poi larga parte della nostra industria e obbligherà alla privatizzazione dei servizi pubblici e della sanità. Anche l’ambiente sarà considerata una merce al pari delle altri, con la conseguente devastazione ulteriore del territorio. La domanda, allora, è: da chi ha avuto il mandato il premier Enrico Letta per dare il via libera dell’Italia a questo trattato? Noi chiediamo un referendum su questo, perché pensiamo che i popoli non possano essere solo costretti a pagare le devastanti conseguenze delle scelte sbagliate dei governi.
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