
Rifondazione: no all’attacco al Centro Sperimentale di Cinematografia, al fianco delle studentesse e degli studenti che lo difendono
Pubblicato il 21 lug 2023
Rifondazione comunista aderisce all’appello e dà tutto il proprio sostegno alla lotta delle studentesse e degli studenti del Centro sperimentale di cinematografia contro gli emendamenti leghisti al Decreto legge Giubileo.
Se passassero quegli emendamenti non solo il governo potrebbe cambiare i vertici del Csc due anni prima della loro naturale scadenza, ma finirebbe sotto le competenze governative anche la nomina del comitato scientifico, oggi emanazione del presidente del Csc. A sicuro rischio quindi l’autonomia scientifica e didattica della più importante istituzione di ricerca e di alta formazione cinematografica del nostro paese, la cui missione è la conservazione e la diffusione della memoria storica attraverso il nostro patrimonio cinematografico e audiovisivo e la preparazione delle future figure professionali della produzione e della creazione cinematografica.
Rifondazione si è sempre battuta contro la trasformazione delle istituzioni culturali pubbliche in fondazioni di diritto privato e perché le nomine di tutte le istituzioni culturali – alla Rai alla Biennale di Venezia, al Centro sperimentale – avvengano sulla base di curricula e di progetti editoriali e culturali, e su rose di nomi proposte dalle forze sociali, culturali e professionali dei settori della produzione culturale e artistica.
Rifondazione sarà a fianco delle lotte delle allieve e degli allievi del Csc per tutelare l’autonomia e la libertà della loro formazione e chiede che parte dei fondi del Pnrr per gli alloggi degli studenti sia riservata anche al Centro sperimentale.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Stefania Brai, responsabile nazionale cultura
Elena Mazzoni, segretaria Federazione di Roma, Castelli, Litoranea, Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea
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