
Clamoroso, per l’esperto del Tar il MUOS è nocivo
Pubblicato il 1 lug 2013
da argocatania.org -
La documentazione sulla base della quale il 28.06.2011 la Regione Siciliana (presidenza Lombardo) autorizzò l’esecuzione dei lavori del sistema MUOS a Niscemi non è scientificamente corretta. Ad affermarlo non sono i consulenti del Movimento No MUOS, ma il prof. Marcello D’Amore (Università La Sapienza di Roma), individuato quale verificatore dal TAR Sicilia.
Una relazione ufficiale, quella del professore romano, che non lascia spazio a dubbi o equivoci: il MUOS incide negativamente sulla salute e sull’ambiente. In particolare, “L’indagine di conformità con finalità di approvazione per gli effetti ambientali elettromagnetici dell’installazione del sistema MUOS, descritta nel rapporto finale dello Space and Naval Warfare System Center, è priva del rigore e della completezza necessari a garantire la piena validità dei risultati, indispensabile requisito di uno studio che riguarda un sistema complesso nel Sito di Interesse Comunitario Sughereta di Niscemi, in vicinanza del comune di Niscemi, classificato in zona sismica ad elevata pericolosità e di tre aeroporti” (Comiso, Sigonella, Fontanarossa).
Analoghi pareri negativi vengono espressi, nella relazione, anche sulle altre misurazioni effettuate. “Lo studio di incidenza ambientale relativo al progetto MUOS, preparato da GEMO-Team MUOS Niscemi e LAGECO, riprende per intero il Rapporto finale di conformità di NWSC senza fornire nuovi contributi”.
“Per la simulazione del campo elettromagnetico irradiato dalle parabole, ARPA Sicilia (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, n.d.r.) ha utilizzato un codice numerico nella modalità di campo lontano. Pertanto i risultati presentati non sono riferibili alla regione di campo vicino e quindi non possono essere utilizzati per la verifica di conformità”.
Nessuno stupore, quindi, nel leggere che “In conclusione i risultati dell’indagine non consentono di verificare il rispetto dei limiti di campo EM previsti dalla legge, né forniscono indicazioni quantitative sulle possibili interferenze in apparecchiature elettroniche, in strutture aeroportuali e in aeromobili”.
E’ stato l’avvocato Sebastiano Papandrea (che rappresenta il Coordinamento Regionale No MUOS), a rendere pubblica la suddetta relazione durante un incontro, promosso dalla Mamme No Muos di Niscemi e dai Nuovi Consumatori Europei, svoltosi a Catania venerdì scorso.
Un risultato particolarmente apprezzato da tutti i presenti, pur nella consapevolezza che, se è stato segnato un importante punto a favore di chi si oppone al MUOS, c’è ancora tanto da fare. Sia per quanto riguarda la battaglia legale, che rispetto alla mobilitazione popolare.
E, in effetti, c’è un fitto calendario di manifestazioni, a partire dall’appuntamento del 9 luglio a Palermo in occasione del pronunciamento del TAR sulla sospensione della revoca dei lavori del MUOS. Iniziative che proseguiranno sino al mese di settembre, mettendo al centro la difesa intransigente del diritto alla salute insieme con il ripudio della guerra, la coerente difesa della pace e dell’autodeterminazione dei popoli.
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