Unione popolare sostiene la lotta dei territori contro l’inceneritore del Sindaco di Roma

Unione popolare sostiene la lotta dei territori contro l’inceneritore del Sindaco di Roma

SABATO 25 MARZO DALLE ORE 15:30 -
PIAZZA MAZZINI ALBANO- PIAZZA DI CORTE ARICCIA -
CORTEO CONTRO L’INCENERITORE DI GUALTIERI -

Il mega inceneritore che Gualtieri vuole costruire nella zona dei Castelli Romani, già devastata da una discarica causa nel tempo di tanti disagi ai suoi abitanti, apre nuove e vecchie ferite, ancora non del tutto rimarginate, inferte al territorio negli ultimi decenni. La nostra totale contrarietà al progetto non è però dovuta ad un atteggiamento NIMBY (non nel mio giardino) ma al fatto che questa pessima scelta ci riporta indietro nel tempo e cancella tutti gli sforzi affrontati negli anni per cercare soluzioni al problema della produzione e dello smaltimento dei rifiuti in modo responsabile, ambientalmente e socialmente accettabile.

Il mega impianto di Gualtieri deve infatti bruciare 600mila tonnellate di rifiuti indifferenziati ogni anno, per almeno venti anni. Ha un costo previsto di 700 milioni di euro e richiede tempi di realizzazione lunghi, di almeno 5 anni, ma la cosa peggiore è che bloccherà la raccolta differenziata, il recupero di materiali da riutilizzare e la riduzione a monte della produzione di plastiche e imballaggi monouso, che dovrebbe essere finanziata e realizzata con politiche nazionali di forte indirizzo della produzione e del consumo dei prodotti ambientalmente più nocivi. Quindi, a fronte di una quantità costante da bruciare nei prossimi 20 anni, la percentuale di raccolta differenziata (con l’obiettivo oggi fissato al 65%, ma in futuro sicuramente più ambizioso) sarà sempre più lontano, considerando la prevedibile e attesa riduzione di produzione totale di rifiuti.

Gli inceneritori, anche di ultima generazione, generano inquinamento dell’aria, emissioni nocive, polveri tossiche, nuove discariche di servizio, consumi abominevoli di acqua e di vapori a centinaia di gradi, che provocano danni gravi e irreversibili.

Nonostante gli inquietanti rapporti della scienza (è appena uscito il nuovo report IPCC) sullo stato di salute del pianeta e le tante belle e vacue parole sulla necessità della transizione ecologica, si fanno scelte anacronistiche e contraddittorie. Nonostante il rischio di sanzioni da parte della UE, che chiede piani di recupero dei rifiuti e incentivazione di economie circolari, non inceneritori che incentivano la produzione di rifiuti e producono sostanze tossiche, il sindaco di Roma propone l’insensato inceneritore da 600 mila tonnellate l’anno!

Ci opponiamo a questo scempio e affianchiamo i comitati cittadini nella lotta!

Tavolo di Unione Popolare – Conversione Ecosocialista


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