
Berlusconi: un delirio elettorale al quale occorre dare risposte!
Pubblicato il 5 feb 2013
di Franco Frediani -
Ormai è guerra aperta… Sembra una guerra per bande, portata avanti solo con la preoccupazione che le parole dell’avversario possano essere decisive per il risultato delle elezioni. Questa volta non possiamo cadere nella trappola: occorre prendere seriamente e seguire con attenzione ciò che Silvio Berlusconi sta “vendendo” agli italiani. Troviamo inutili e grottesche, le schermaglie tra candidati. Le dichiarazioni del Cavaliere devono essere controbattute e argomentate politicamente, con altrettante controproposte, piuttosto che essere sottovalutate con risposte che poco hanno a che fare con la politica seria. Dalle reazioni dei vari Monti, Bersani e Vendola, si evince che hanno capito davvero poco sul grado di pericolosità di questo affarista-giocoliere che si dimostra indubbiamente scaltro e disposto a tutto. Dopo la promessa della restituzione dell’IMU, ecco oggi spuntare il QUINTO asso nella manica del padrone di Mediaset: il condono fiscale tombale! Le sue parole sono chiare e difficilmente male interpretabili: “Il modo con cui Equitalia ha affrontato i contribuenti, i blitz in Sardegna e a Cortina, nonché il limite a una spesa in contanti per 999 euro hanno creato danni enormi”. La mossa di Berlusconi è indubbiamente allarmante, non solo per il vantaggio elettorale che può portargli, quanto per le conseguenze che potrebbe avere se dovesse essere veramente applicata. Sono davvero tanti quei cittadini che hanno a che fare con la morsa fiscale di Equitalia, e la prospettiva di un azzeramento di un vincolo che spesso toglie il sonno alla Gente, è davvero un grosso incentivo a non guardare cosa si cela sotto il coperchio della pentola. Nel contesto dominato dall’individualismo esasperato, che è nato ed ha prosperato proprio sotto il governo Berlusconi, il “sogno” di un condono tombale potrebbe essere la mossa che toglie ogni tipo di freno inibitore, liberando favori e consensi che non ci saremo mai aspettati. Che si renda necessaria una seria riforma del sistema fiscale è fuori dubbio, ma è altrettanto vero che l’operato di un’Agenzia di riscossione come Equitalia, dovrebbe essere controllato, rivisitato e magari corretto. La giustizia fiscale dovrebbe prevedere la possibilità di un riscatto, umano ed economico, evitando di cronicizzare un provvedimento senza farlo diventare una sorta di “fine pena mai”, di ergastolo fiscale, che non può non tener conto delle diverse situazioni e dei vari livelli esistenti tra gli stessi evasori. Articolare un discorso in questo modo è cosa ben diversa dall’affermare che “Equitalia è un rullo compressore che ha distrutto il sistema con cui Tremonti l’ha fatta nascere”. E’ un Berlusconi che sconfessa una SUA creatura; un sistema che non è mai stato in grado di colpire la grossa evasione fermandosi invece su ben altri obiettivi, più piccoli ma soprattutto più semplici da individuare, e sui quali c’è stato, e c’è tuttora, troppo accanimento. Che cosa accadrebbe dunque, se questo condono tombale fosse portato a compimento? Semplice…. Verrebbe offerta ai grossi evasori la possibilità di farla franca, e sicuramente si andrebbe a bilanciare il mancato introito da ben altre parti, sicuramente con interventi scriteriati. Il punto di domanda è dunque questo: dove avrebbe intenzione, Berlusconi, di “recuperare” quei capitali che altrimenti non riandrebbero più nelle casse dello stato?? Questa è la risposta che i candidati premier dovrebbero esigere! A spiegarlo bene è lo stesso sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: “Berlusconi ormai e’ integralmente affetto dal delirio elettorale. Non solo abolire l’IMU ma addirittura restituirla, non facendoci comprendere bene come compensare sul piano finanziario questa proposta acchiappa voti”. Le stizzite repliche di un Monti che si limita al solo parlare di “tentativo di corruzione”, oppure di Bersani che tralascia qualsiasi tipo di argomentazione definendo il tutto come “demagogia”, non fanno altro che lasciare inalterato l’effetto “incentivante” sul Cittadino, rischiando di farlo cadere nuovamente nella spirale del gioco delle tre carte. I media si interessano dei pesci più appetitosi e più grandi, senza cogliere le sottolineature di chi, come Rivoluzione civile, propone invece l’istituzione di un Alto commissariato con la funzione di individuare e confiscare i patrimoni di mafie, evasione e corruzione. Solo così potremo sperare di recuperare i capitali illeciti. Berlusconi sfodera il suo populismo nominando costantemente la sinistra che nel suo immaginario da vero soggetto ossessivo-compulsivo, lo avrebbe ostacolato fermando progetti che non ha potuto portare a compimento…. Perché invece non trova il coraggio di dire che non vuole restituire i fondi che ha tagliato alla scuola ed al welfare?? Perché non parla dei posti di lavoro persi per colpa di un governo inesistente qual’è stato il suo? L’ex premier Monti, salvo battibeccare, non replica con argomenti convincenti, e Bersani, che lo ha sostenuto durante tutto il suo percorso governativo, non trova spunti migliori per andare oltre inutili terminologie. Nessuno, a parte Rivoluzione civile, parla invece di argomenti veri, sensati e chiari, come l’applicazione di una vera patrimoniale, di una maggiore progressività IRPEF ed ovviamente dell’abolizione dell’IMU sulla prima casa!
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