L’ANPI oggi compie 78 anni

L’ANPI oggi compie 78 anni

Rita Scapinelli*

Il 6 giugno del 1944 fu costituita a Roma, dal CNL Centro Italia, L’ANPI, che nel 1945 dopo la Liberazione, si unì all’Anpi- Comitato Alta Italia per far nascere Anpi Nazionale.

All’Anpi noi guardiamo con particolare sensibilità e attenzione, consci del ruolo fondamentale che quest’associazione svolge e svolgerà nel nostro Paese. Essa costituisce un fondamentale presidio democratico, particolarmente essenziale, soprattutto in questa fase turbolenta in cui la pace mondiale è a rischio.

Nonostante la Costituzione repubblicana, sulla quale è costruito il sistema politico e istituzionale del nostro Paese, abbia avuto le sue radici nella lotta di Liberazione, per la quale giovani donne e uomini hanno perso la vita, con l’ansia di porre fine a una guerra sanguinosa e a una dittatura odiosa, la Resistenza è sempre stata oggetto di tentativi di ridimensionarne il valore o addirittura di stravolgerne il significato. Si pensi al ricorrente tentativo di nobilitare il regime di Salò o a una lettura della Resistenza come guerra civile, in cui le distinzioni fra fascisti e partigiani vengono azzerate. O, ancora, all’utilizzo spregiudicato di eventi drammatici come quello delle foibe per celare le responsabilità del fascismo nei confronti della popolazione slovena e di altre comunità.

Per queste ragioni il ruolo dell’ANPI è stato ed è prezioso nel mantenere viva la memoria della Resistenza, rammentando il ruolo fondamentale che essa ebbe nella nascita di una democrazia costituzionale. Si tratta di una “memoria attiva”, non di un impegno puramente testimoniale. Cioè di un impegno teso a trasferire l’eredità della Resistenza in un’azione civile, sociale, politica, dando continuità alla lotta antifascista e alla difesa della Costituzione.

L’impegno di ANPI a difesa della Costituzione, lo abbiamo apprezzato e condiviso molto spesso. Ultimi esempi sono stati la posizione assunta nell’ ultimo referendum costituzionale, con il sostegno all’abrogazione delle norme che puntavano a stravolgere l’assetto istituzionale, e oggi con la posizione contraria all’invio di armi in Ucraina, che rende l’Italia paese cobelligerante nel conflitto Russia-Ucraina, in contrasto con l’articolo 11 della nostra Costituzione (L’Italia ripudia la guerra…).

E per queste posizioni coraggiose ANPI è stata spesso attaccata dai media, perché Anpi è una grande associazione democratica e autonoma che non si fa influenzare dal pensiero unico che sta dominando l’informazione ed è rimasta uno dei pochi baluardi per la difesa della democrazia.

Ad ANPI vanno quindi i nostri sentiti auguri perché continui a svolgere questo ruolo d’impulso democratico e civile che sta nella sua autorevolezza, fondata sulla sua autonomia e sulla sua profonda connessione con i valori costituzionali.

 

*Responsabile Antifascismo

Segreteria Nazionale PRC-SE


Sostieni il Partito con una



 
Appuntamenti

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.