
Insegnanti bocciati dalle crocette e dalle semplificazioni
Pubblicato il 24 mar 2022
L’egemonia politica, economica, militare degli USA nei confronti dell’Italia si dispiega anche a livello culturale. Contestiamo da sempre il sistema INVALSI per la valutazione degli studenti, basato su prove con le crocette su vero/falso o su risposte multiple (a volte risultate anche errate).
La conoscenza non si misura su opzioni che mettono fuori gioco le mille sfumature che dovrebbe caratterizzare un pensiero critico e complesso. Mentre oggi negli USA si sollevano voci autorevoli contro questo incentivo all’impoverimento culturale, in Italia si dimensionano i testi scolastici sul metodo INVALSI e si punta alle crocette persino per valutare i futuri insegnanti.
Il concorso ordinario, in svolgimento questi giorni, prevede 50 quesiti a risposta multipla, con domande che in molti casi non c’entrano nulla con la materia d’insegnamento e con le conoscenze pedagogiche fondamentali per l’insegnamento. Così stanno fioccando bocciature nei confronti di insegnanti, che da precari e precarie insegnano da anni e proprio per l’esperienza acquisita hanno una visione più complessa del sapere, certamente non nozionistico. Se non ci andassero di mezzo condizioni di vita materiali e il superamento della precarietà, sarebbe persino un bel segnale di non adattamento alla semplificazione.
Rifondazione Comunista è a fianco di insegnanti inadatti e inadatte a un valutazione sbagliata e mortificante e chiede con forza un sistema di reclutamento, che valuti soprattutto la capacità di stabilire relazioni con alunni e alunne e tra insegnanti, visto che parliamo di laureati/e in discipline specifiche, sulle quali sono stati/e già ampiamente valutati/e.
Maurizio Acerbo Segretario nazionale
Loredana Fraleone resp. Scuola Università Ricerca, Partito della Rifondazione Comunista -Sinistra Europea
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