Fiom: cittadinanza e lavoro ai migranti

Fiom: cittadinanza e lavoro ai migranti

da Rassegna.it -
Si è tenuta oggi (17 giugno) a Modena, presso la locale Camera del Lavoro, l’Assemblea nazionale delle delegate e dei delegati migranti della Fiom Cgil, riunita insieme al Comitato centrale della stessa Fiom. E’ quanto si apprende da una nota dei metalmeccanici. “Cittadinanza, democrazia, lavoro e reddito: diritti di tutti”, questa la tematica che è stata al centro della relazione introduttiva di Roberta Turi (segretaria nazionale Fiom Cgil) e del dibattito successivo. Dibattito che è stato animato, tra gli altri, da una comunicazione di Eliana Como (Ufficio studi Fiom), e dagli interventi di Vera Lamonica (Segreteria confederale Cgil) e Claudio Piccinini (Inca Cgil).

All’Assemblea ha portato il suo saluto il ministro dell’Integrazione sociale, Cécile Kyenge. Mamadou Wone (Fiom di Milano) ha poi illustrato all’assemblea le proposte Fiom sui diritti di cittadinanza dei lavoratori migranti, mentre Khalid Saoui (Fiom Bologna) ha illustrato le proposte rivendicative relative alle problematiche dei lavoratori migranti e Seck Cheick Tidiane quelle organizzative.

Tra gli interventi dei delegati migranti e rappresentanti di diverse associazioni, prosegue la nota, ha suscitato particolare attenzione quello di Rania Guenboura, una studentessa sedicenne – nata in Italia da famiglia di origine marocchina – che ha rivendicato il suo pieno diritto a essere cittadina italiana. Il dibattito è stato concluso dall’intervento del Segretario generale Fiom, Maurizio Landini, il quale ha affermato che le problematiche connesse alla presenza – ormai significativa e strutturale – di lavoratori di origine straniera in Italia non sono settoriali ma hanno un valore generale per l’iniziativa sindacale. Nella crisi, infatti, o il sindacato è capace di difendere i diritti di tutti i lavoratori, oppure la sua azione è destinata all’insuccesso.

LE PROPOSTE
Tra le proposte del sindacato (qui la scheda integrale), c’è l’acquisizione della cittadinanza e il diritto di voto. Per i nati in Italia da genitori non italiani, la Fiom chiede l’introduzione del principio dello ius soli, collegato al requisito della legalità del soggiorno della durata di almeno un anno da parte di uno dei due genitori. Per i minori nati in un paese diverso dall’Italia, è prevista la possibilità di ottenimento della cittadinanza nel caso in cui il minore ha frequentato un ciclo completo di studi o formazione. Il sindacato chiede anche l’abbassamento del requisito temporale per coloro che risiedono regolarmente nel nostro paese; l’Introduzione di nuove modalità di acquisto della cittadinanza; la reintroduzione del limite temporale di sei mesi di convivenza per il riconoscimento della cittadinanza a seguito di matrimonio. Altri punti sono la lotta al lavoro sommerso, una riforma complessiva del Testo unico sull’immigrazione, la depenalizzazione del reato di permanenza illegale, la chiusura dei CIE, l’avvio di politiche di vera accoglienza.


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