
Ai compagni e le compagne della sinistra romana
Pubblicato il 16 giu 2013
di Segreteria PRC Roma ::
Cari compagni, care compagne,
il ballottaggio che ha portato alla elezione di Ignazio Marino a sindaco della città, anche con la forte crescita dell’astensionismo, ha dato un segnale chiaro della necessità del cambiamento. L’estromissione della destra più retriva dal potere capitolino ne è una prima condizione, ma la possibilità di un cambiamento reale dipenderà anche da come si muoverà la sinistra romana, che ha affrontato le elezioni comunali nelle peggiori condizioni di frammentazione.
Non è tempo di recriminazioni, occorre reagire ad una condizione che non può che favorire le tendenze alla convergenza al centro e a politiche moderate, soprattutto in presenza di un governo nazionale come quello delle larghe intese. Come Rifondazione abbiamo il rammarico di non essere riusciti nell’intento, che ci eravamo dati, di promuovere una partecipazione unitaria di tutta la sinistra romana alle elezioni.
Restiamo convinti della necessità di dare vita ad uno spazio politico autonomo dal centrosinistra. Pensiamo tuttavia che nella specifica situazione romana si debba andare oltre e che la sinistra, nelle sue diverse collocazioni, non debba giocare di rimessa attendendo le iniziative del nuovo sindaco per contrastarle o per appoggiarle, ma occorra che avanzi da subito la sua agenda. E’, questa, un’agenda che non nasce, nei suoi tratti fondamentali, da questa o quella forza politica o sociale, ma da una elaborazione collettiva fatta da tanti e tante, nelle associazioni, nei comitati, nei sindacati, nei partiti, durante gli anni bui di Alemanno.
La proposta che avanziamo è di ricercare una convergenza programmatica larga intorno ad alcuni obiettivi condivisi, già presenti nei programmi elettorali, nelle proposte della società civile, nelle lotte presenti in città. La ripubblicizzazione dell’acqua, la revisione del piano regolatore per bloccare la cementificazione, un piano “rifiuti zero”, la difesa della scuola pubblica, il rilancio del trasporto pubblico, un piano straordinario per la casa, l’utilizzo pubblico del patrimonio immobiliare, ad esempio, sono tutti elementi su cui già esiste una larga condivisione di contenuti.
Una convergenza su questi temi deve essere possibile per coordinare le lotte, le iniziative, le petizioni, gli sforzi di tutti coloro che individualmente o come collettivo li condividano e vogliano impegnarsi per la loro realizzazione, magari immaginando che su questi temi si possano un giorno pronunciare col voto i cittadini romani.
Come compagni e compagne di Rifondazione siamo a disposizione per ricercare il massimo di unità possibile a partire dalle proposte che già sono comuni a tanti e tante.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTAFEDERAZIONE DI ROMA
Segreteria provinciale
15 giugno 2013
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