Scheda scuola di Loretta De Luca

Contributo per la conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori

La scuola è al centro del dibattito politico da diversi mesi. Abbiamo letto ed ascoltato proposte di ogni genere, dalla scuola all’aperto, all’educazione diffusa, alle alterne valutazioni di una generica didattica a distanza ( prima salvifica, ora criminalizzata ), ai vergognosi adattamenti (o meglio sotterfugi ) di misure di prevenzione del contagio da coronavirus. Sono state accuratamente evitate ricerche e riflessioni scientificamente, pedagogicamente fondate, si sono costituite task force , comitati di esperti che hanno teorizzato molto, completamente scollegati dalla realtà, senza coinvolgere in modo autentico chi nella scuola lavora e vive, in un’ assoluta e pericolosissima schizofrenia tra autonomia scolastica e protocolli generici. Le richieste fondamentali , storiche, i spazi adeguati, classi ridotte e aumento di organico, sia docente che ATA sono rimaste inascoltate.
Per quanto riguarda i lavoratori/ le lavoratrici della scuola, la pandemia ha introdotto nuovi motivi di preoccupazione, oltre a quelli cronicamente presenti, di cui è necessario tenere conto, anche in vista di rinnovo contrattuale .
Una particolare attenzione va riservata ai contenuti della bozza del “ Piano Nazionale di ripresa e resilienza “ , sulla quale, presumibilmente, verranno costruite riforme e provvedimenti legislativi, con ripercussioni anche sui contratti di lavoro.
-Per quanto riguarda i docenti , si realizzano le istanze meritocratiche centrali nella legge 107.
“ Si deve quindi costruire una carriera docente dando l’opportunità ai docenti più dinamici e capaci di assumere responsabilità all’interno della scuola, accompagnata alla possibilità di crescere in ruolo. Potranno avere funzioni di coordinamento, progettazione o formazione dei loro colleghi e per le loro mansioni aggiuntive e per la qualifica raggiunta avranno una retribuzione mensile maggiore. I migliori docenti del Paese potranno dedicare alcuni anni a inizio o fine carriera all’insegnamento in scuole svantaggiate. Si incoraggerà la mobilità dei docenti (e la loro permanenza) presso aree svantaggiate o scuole con particolari criticità socio-economiche; sarà premiato il miglioramento delle scuole rispetto ai parametri più critici (inclusi gli apprendimenti certificati da test INVALSI). Si sostiene l’autonomia scolastica valorizzando docenti e dirigenti e il ruolo attivo di studenti e genitori nella vita scolastica e nella progettazione dei piani di offerta formativa.” p. 116
-Più in generale, istruzione e ricerca sono sempre più legate e dipendenti dalle esigenze del mondo produttivo, che influenza i percorsi formativi, ( in termini di contenuti e di aumento di progetti scuola lavoro ) appunto definiti “ professionalizzanti “ nei vari gradi di istruzione, (potenziamento degli istituti tecnici e professionali , alle riforma corsi di laurea, orientamento ricerca).
-Aumento del sistema integrato zero-sei, con ampia apertura a forme di collaborazione con il terzo settore, sempre nella prospettiva di trasformare le istituzioni educative in servizi a domanda ( v. scuola dell’infanzia).
- Didattica digitale. Forte impulso all’autonomia scolastica,

Dal punto di vista strettamente sindacale, si è giunti ad alcuni accordi assai discutibili sulla Did ( didattica digitale integrata) che di fatto delega alle singole istituzioni scolastiche la definizione di piani per la didattica, introducendo elementi di novità nell’organizzazione del lavoro dei docenti che non potranno non avere ripercussioni sul piano contrattuale; altrettanto spinoso l’ultimo documento sulla regolamentazione dello sciopero con diverse criticità. Poco si è ottenuto riguardo alla salvaguardia della sicurezza sanitaria. Un altro ordine di problemi riguarda le modalità di reclutamento e l’adeguamento degli organici. Il fronte sindacale, tutt’altro che compatto, non sembra nelle condizioni migliori per condurre una opportuna difesa delle lavoratrici dei lavoratori della scuola.

Loretta DeLuca

PRIVACY







o tramite bonifico sul cc intestato al PRC-SE al seguente IBAN: IT74E0501803200000011715208 presso Banca Etica.