Casta Bankitalia, impartire lezioni e vivere da privilegiati

Casta Bankitalia, impartire lezioni e vivere da privilegiati

di Desk 4 ::

La sacralità del rito consumato oggi in via Nazionale è di molto appannata. Non solo dalla funzione diversa della Banca d’Italia ai tempi dell’euro. Ma anche per il ritorno di un luogo più di privilegio che di rigore. I partiti si meritano tutto, anche la sferzata arrivata ai fondi sull’onda della cosiddetta antipolitica. Ma ci sono palazzi da cui promana intoccabilità e tra questi c’è Palazzo Koch.

In tempi di spending review il governatore Ignazio Visco viaggia, dati 2012, con un appannaggio di 495mila euro: prima ne prendeva 757.714. Tanto per dire, il presidente della Bce, Mario Draghi prende meno, 451.903. Ma se restiamo negli analoghi di paesi dove però la moneta è tutto e molto più che da noi il confronto diventa ancora più imbarazzante. Il capo della Bundesbank, la banca centrale tedesca arriva a 379.514. L’omonimo della Banca d’Inghilterra si ferma a 361.210. Il potentissimo Ben Bernanke, il capo della Federal Reserve americana ha un appannaggio da mal di testa: 146.363.

Come la mettiamo con i conti, con l’esempio, con l’inamidato che comunque racchiude una casta a parte, un’altra? Troppi sono i santuari in questo Paese, troppa flanella e scarsa immersione nella realtà. Se dalle cifre del Governatore passiamo a quelle del direttore generale, sempre dati 2012, non c’è niente da ridere. Saccomanni, oggi ministro, aveva un lordo di 593mila euro. I 4 vicedirettori viaggiano sopra i 400mila euro, seppur di poco. Lo scorso anno Bankitalia sopportava spese per consulenze pari a 2 milioni e mezzo di euro, tutto denaro pubblico. Per la manutenzione del patrimonio immobiliare, il cui valore è stimato intorno a 4 miliardi e 200 milioni, sono stati spesi 30 milioni di euro. Il costo del lavoro medio dei 7.300 dipendenti è pari a 100mila euro: un usciere viaggia sui tremila euro al mese, tanto per dire, un neolaureato ha tredici mensilità da 2350 euro. Anche i professori di scuola sono laureati e dipendenti pubblici, ma prendono mille euro di meno al mese. Giustamente via Nazionale è un luogo di studi economici e non: per cui sono stati spesi 620mila euro per corsi d’inglese che altri si pagano a spese proprie, non della collettività.

Banca d’Italia è in mano alle banche private per il 90%, ma siccome è un istituto di diritto pubblico le sue spese sono a carico della tesoreria. La tesoreria siamo noi. Per cui tutto ciò non è bello, proprio no.

DESK 4

da Globalist.it


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