
Acerbo (Prc-Se): Sin Bussi, bonifica si allontana, fallimentari scelte del ministero dell’ambiente
Pubblicato il 3 lug 2020
Edison dopo i ricorsi in Cassazione e Consiglio di Stato per annullare l’ordinanza della provincia che ha riconosciuto proprio in Edison il responsabile dell’inquinamento delle discariche 2A e 2B, ha presentato un nuovo ricorso al Tar stavolta contro il Ministero dell’Ambiente pur di non provvedere alla bonifica. È la prova che la strategia del Ministero dell’Ambiente che lo scorso 17 giugno ha revocato l’aggiudicazione della gara per la bonifica delle discariche 2A e 2B è fallimentare.
Gravissime le responsabilità del governo che, nonostante gli allarmi lanciati dal sindaco di Bussi e dal Forum H20, di fatto ha ritardato ulteriormente la bonifica e lasciato campo libero ad Edison. Quest’ultima dopo aver snobbato la Commissione di Vigilanza Regionale, tenterà ogni strategia per rallentare e affrancarsi dalla bonifica, un esito da noi ampiamente previsto.
Quella del Ministero dell’Ambiente alla prova dei fatti è stata un’azione spregiudicata e dannosa per Bussi, il fiume e la salute dei cittadini della Val Pescara. Bisognava avviare i lavori di bonifica e poi agire in danno ad Edison proseguendo il lavoro avviato dall’ex Commissario Goio, almeno avremmo avuto un risultato concreto la bonifica integrale delle discariche 2A e 2B.
Pd e M5s difendendo con ottusità le scelte del loro governo hanno contribuito a pugnalare l’Abruzzo.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista
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