Acerbo (PRC-SE): non ci uniamo al coro pro-Draghi, Salvini al servizio della finanza

Acerbo (PRC-SE): non ci uniamo al coro pro-Draghi, Salvini al servizio della finanza

Non ci uniamo al coro di esaltazione di Mario Draghi. Non ci entusiasma il suo intervento sul Financial Times nè la proposta della Lega e della destra di metterlo alla guida di un governo di unità nazionale. Draghi – come tutto il capitalismo europeo – chiede ora agli stati di indebitarsi ma si guarda bene dal dire che dovrebbe essere la Bce come la FEd negli USA a finanziare la tenuta dell’economia e del welfare europeo. Draghi ha perseguito per anni l’obiettivo dello smantellamento del modello sociale europeo e gran parte delle nefandezze subite dagli italiani (legge Fornero, tagli sanità, abolizione articolo 18) erano contenute nelle sue letterine. Lo ricordiamo come quello che usò un vero e proprio terrorismo economico con il blocco dei bancomat per piegare la Grecia di Tsipras e Varoufakis.
Che l’uomo del Britannia, di Goldman Sachs, della troika venga indicato come possibile Presidente del Consiglio o peggio della Repubblica dà l’idea che in questo paese si sono perse da anni le coordinate del buon senso e della Costituzione. Se oggi noi siamo in difficoltà è anche a causa del massacro della sanità pubblica e ora il killer Draghi in altra veste torna sul luogo del delitto.
Fummo gli unici a scendere in piazza contro Monti e non abbocchiamo alle dichiarazioni furbesche di Draghi.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

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