
Azione Civile insieme alla Fiom
Pubblicato il 17 mag 2013
Antonio Ingroia -
Azione Civile aderisce alla manifestazione della Fiom di sabato prossimo per tre ragioni.
Anzitutto, per sostenere la lotta dei lavoratori metalmeccanici e rimettere al centro dell’agenda politica del paese i problemi del lavoro, le risposte al disagio sociale che è diventato un vero e proprio dramma che investe e sconvolge la vita di milioni di persone, toccandole persino nel loro equilibrio psichico e ferendone la dignità, come dimostrano i suicidi di chi non ce la fa più.
In secondo luogo per costruire, insieme ai movimenti, alle associazioni, alle forze politiche che saranno in piazza, una opposizione democratica e popolare al governo Letta-Alfano, emblema di un nuovo consociativismo subalterno alle logiche finanziarie, incapace di invertire la spirale recessiva prodotta dalle politiche di austerità. Un’opposizione che deve saper prendere sulle proprie spalle la necessità di ricostruire la coesione sociale, e indicare la via di un nuovo sviluppo, attraverso gli obiettivi indicati dalla Fiom: un grande piano di interventi pubblici che creino crescita e lavoro, il reddito di cittadinanza, la lotta contro le mafie e la corruzione per liberare con la legalità importanti risorse economiche. Questo è ciò di cui il paese ha bisogno, un vero progetto di cambiamento del paese che riduca le diseguaglianze, combatta la povertà e il disagio sociale, metta la difesa dell’ambiente, dell’istruzione e della scuola pubblica al centro e ne faccia il volano di una nuova qualità dello sviluppo.
Infine, la piazza di sabato sarà anche la piazza colorata, pacifica e multiforme del nuovo civismo responsabile che si è manifestato già nei referendum sui beni comuni e che costituisce un’immensa risorsa democratica a disposizione del paese. Non si può rispondere alla crisi della politica con riforme calate dall’alto, concepite sulla base degli interessi contingenti dei partiti. È di più democrazia dal basso che abbiamo bisogno, di una vera e propria partecipazione popolare alla riforma della politica e delle istituzioni, seguendo la strada segnata dalla Costituente dei Beni Comuni.
Come movimento civico puro, non legato ad alcun partito, Azione Civile si sente pienamente parte di questo grande campo progressista e democratico che sabato si ritrova a Roma per unire tutti coloro che voglio battersi per un nuovo patriottismo costituzionale, per un’Italia più giusta, più solidale, più democratica.
Il manifesto – 17.05.13
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