La diaria delle brame divide i grillini

La diaria delle brame divide i grillini

di Desk4 -
Solo in questo momento l’assemblea di deputati e senatori 5 stelle è passato al punto più scottante, quello del rimborso della diaria. Secondo quanto si apprende, i ‘dubbiosi’ – su come e quanto restituire ciò che non è stato ancora speso della diaria – non tornano sui loro passi: in riunione, riferiscono, terranno il punto ribadendo il fatto che nessuno vuole rubare ma che ci sono alcuni “casi particolari” di cui tener conto. Ma sul loro futuro politico, sembra che al momento non ci sia nessuno in libera uscita dal gruppo M5S. Almeno non nell’immediato. “Non è il momento – spiega un deputato – anche perché sembrerebbe una questione legata al vile denaro”. E un altro parlamentare, precisa: “Ora non mi conviene”. Intanto, sempre secondo quanto si apprende, il deputato Adriano Zaccagnini che nel weekend aveva postato su Facebook parole inequivocabili (“Non me ne frega un fico secco dei soldi, di metterli in tasca facendo un’operazione meschina”), accusa: “Mi vogliono screditare”. Anche Zaccagnini aveva sostenuto che il gruppo parlamentare dovrebbe tutelare i casi particolari senza cadere nella tentazione della “caccia alle streghe Houston style” sottolineando però che “il nostro centro di controllo è la Rete, la gente, non Houston” (alias Grillo). In ogni caso, entro stasera ci sarà la votazione dell’assemblea. E se, come sembra, i dubbiosi esteranno minoranza? In questo caso, c’è chi come Zaccagnini – così si apprende – si rimetterà comunque alla decisione della maggioranza. Tra gli altri, c’è chi come Alessandro Furnari penserà a quali mosse adottare solo nelle prossime ore. Ma tutto può succedere.

Al momento i parlamentari hanno raggiunto un accordo sulla indennità che varierà tra i 2.700 ed i 3.200 euro netti. A questi vanno poi aggiunti circa 500 euro relativi alla copertura sanitaria privata: si tratta di un fondo obbligatorio al quale non possono rinunciare. Sulla diaria nel caso in cui la maggioranza, comunque, darà il via libera alla rendicontazione delle spese e alla restituzione del resto della diaria, si valuterà – così viene riferito da un autorevole fonte di M5S – come comportarsi con la minoranza. L’espulsione al momento non viene presa in considerazione. Il ragionamento, ribadito del resto dallo stesso Grillo, è che chi non è d’accordo si dovrà assumere la sua responsabilità e fare un passo indietro. In più, viene sottolineato dalla stessa fonte, ci sarebbe anche l’aggravante di non rispettare il volere della maggioranza. Potrebbe anche ricomparire la famigerata black list che, in effetti, non è del tutto tramontata, anche se potrebbe diventare una lista al contrario: invece che mettere i ‘cattivi’ on line, si metterebbero i nomi di chi restituirà l’eccedenza della diaria, insomma i ‘buoni’. E da lì sarebbe facile, per esclusione, calcolare chi non è allineato al gruppo.

da Globalist.it


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