
Governo greco non aderisce a meeting anticomunista
Pubblicato il 20 set 2017
di Franco Ferrari
Il Ministro greco della Giustizia Stavros Kontonis (Syriza) ha rimandato al mittente l’invito a partecipare ad una conferenza internazionale sui “crimini del comunismo” svoltasi a Tallin, capitale dell’Estonia, il 23 agosto scorso.
“In un momento nel quale i valori fondamentali dell’Unione Europea sono apertamente messi in questione dall’ascesa dei movimenti di estrema destra e dei partiti neo-nazisti in tutta Europa, la citata iniziativa è molto inopportuna”, ha scritto Kontonis nella lettera inviata agli organizzatori della conferenza.
“La decisione di organizzare una conferenza con questo specifico contenuto e titolo mandata un segnale sbagliato e pericoloso, rinfocola il clima da guerra fredda che ha portato tante sofferenze all’Europa, va contro ai valori dell’Unione Europea e certamente non riflette la visione del governo e del popolo greco, secondo i quali nazismo e comunismo non possono mai esistere come le due parti della stessa equazione .
La storia non può essere falsificata anche se è scritta principalmente dai vincitori e valutata a seconda della prospettiva dei diversi stati. In ogni caso, i fatti storici registrano che l’esercito sovietico è stato il liberatore dell’Europa e dei campi di concentramento nazisti redenti dall’orrore dell’Olocausto.
L’orrore che abbiamo vissuto attraverso il nazismo ha una sola versione, mentre il comunismo al contrario, ha dato vita a dozzine di tendenze ideologiche, una delle quali è stato l’eurocomunismo, nato in un regime comunista durante la Primavera di Praga, con l’obbiettivo di unire il socialismo con la democrazia e la libertà.”
Tra gli intervenuti alla “conferenza”, il parlamentare del partito conservatore svedese Göran Lindblad ha equiparato il Capitale di Marx al Mein Kampf di Hitler.
Il documento finale è stato sottoscritto solo da 8 nazioni. La portavoce di Syriza, Rania Svingu, ha twittato in proposito: “Il fallimento della conferenza in Estonia è un segno positivo per l’Europa. I suoi sostenitori si isoleranno da soli”.
L’Estonia, paese nel quale negli ultimi anni sono cresciuti le spinte all’antisemitismo e alla riabilitazione del collaborazionismo coi nazisti (come in altri paesi dell’Est Europa), ha invitato all’iniziativa i rappresentanti degli Stati membri dell’UE e quelli che hanno accordi di partnership con Bruxelles.
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