
Salvataggio banche, Acerbo e Fantozzi: «Socializzazione delle perdite e privatizzazione degli utili. Governo da mandare a casa, subito!»
Pubblicato il 26 giu 2017
COMUNICATO STAMPA
SALVATAGGIO BANCHE – PRC: «SOCIALIZZAZIONE DELLE PERDITE, PRIVATIZZAZIONE DEGLI UTILI. GOVERNO DA MANDARE A CASA!»
Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, e Roberta Fantozzi, responsabile nazionale Economia di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, dichiarano:
«Il decreto del governo sul salvataggio di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza è stato varato: a Banca Intesa 5,2 miliardi di risorse pubbliche e le parti buone delle due banche, a partire dalla rete di sportelli. Lo stato, cioè i contribuenti, si accollano invece i crediti deteriorati. L’impegno di risorse pubbliche potrà arrivare complessivamente fino a 17 miliardi di euro, ma Padoan dice che va tutto bene perché coperto dal decreto salva-banche. Ovviamente sperando che non ci siano altre “emergenze”, in un paese in cui i crediti deteriorati lordi toccano i 350 miliardi. Per anni ci hanno detto che il sistema bancario italiano era solido e hanno lasciato che, come nel caso delle banche venete, crescessero le insolvenze, non solo e non tanto per la crisi, ma per un sistema di corruttele, rapporti clientelari, intrecci perversi tra politica ed affari. Oggi, invece, si procede con un salvataggio in cui la logica della “privatizzazione degli utili e socializzazione delle perdite” è spinta a livelli parossistici e totalmente inaccettabili. Vanno mandati a casa, subito!».
26 giugno 2017
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