
La resistenza permanente delle donne
Pubblicato il 19 apr 2013
da Popoff.globalist.it -
Migliaia di donne, dalla lotta di liberazione ai giorni nostri, hanno mostrato con quale forza e determinazione fossero capaci di resistere al fascismo e ad ogni forma di violenza, per cercare giustizia e per difendere diritti negati.
Lo hanno fatto per i loro figli, genitori e famiglie e per loro stesse, facendo della potenza dei loro sentimenti un valore civile di convivenza.
«A pochi giorni dal 68 anniversario della Liberazione, vogliamo parlare della Resistenza come una condizione permanente delle donne e madri che si ribellano al fascismo nelle sue diverse forme passate e attuali, dalla tortura all’omicidio dalla violenza alla negazione dei diritti – scrive il comitato per Roma città aperta per annunciare l’iniziativa di domani al Cinema America occupato -ricorderemo la Resistenza per quel valore che è stato specifico delle donne che l’hanno vissuta come resistenza civile e cittadinanza attiva, senza perdere la forza dei loro sentimenti.
Le donne si sono mosse spinte spesso da grandi momenti di sofferenza, ma con uno sguardo alla costruzione di un futuro migliore, senza fascismo, senza guerra, senza violenza.
Le donne che resistono oggi sono le figlie delle donne della Resistenza e come allora sono, come in tutto il mondo, il motore di ogni movimento di ogni resistenza e trasformazione. Attraverso la richiesta di giustizia conquistano una valenza politica che và al di la delle loro singole vicende, diventando cittadine resistenti alla violenza alla sopraffazione al razzismo, al fascismo declinato nelle sue molteplici forme.
Da diversi anni, in occasione del 25 aprile si cerca di raccontare le nuove resistenze, contro nuovi fascismi, contro la violenza di uno Stato che continua ad aggredire, senza rendere giustizia piena ai propri cittadini, e che non consente alle generazioni più giovani di realizzare i propri sogni. Le nuove resistenze, come quelle al regime nazi fascista sono momenti di coraggio individuale, costruzione di reti, impegno quotidiano. Un lavoro di tessitura relazionale per fornire nuove letture di una “Festa della Liberazione” non limitata alla commemorazione, ma innervata nel presente e calata nelle resistenze individuali e sociali».
Testimonianze, letture ed immagini con
Stefania Zuccari, madre di Renato Biagetti
Haidi Gaggio, madre di Carlo Giuliani
Rosa Piro, madre di DAX
Lucia Uva, sorella di Giuseppe Uva
Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi
Rita Cucchi, madre di Stefano Cucchi
Maria Alfonsi, zia di Cristian De Cupis
Grazia Serra, nipote di Francesco Mastrogiovanni
Maria Iannucci, sorella di Iaio Iannucci
Claudia Budroni, sorella di Dino Budroni
Paola Angelucci, nipote di Leda Colombini
Lidia Menapace
Gioia Passerelli – A Roma, insieme- Leda Colombini
Miryam Marino – ECO Ebrei Contro L’Occupazione
Associazione Ilaria Alpi
Le Ribellule collettivo femminista
Cinema America Occupato
da Popoff.globalist.it
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