
Alberto Garzon: Indignazione e democrazia
Pubblicato il 23 mag 2016
Pubblichiamo l’articolo del compagno Alberto Garzon, segretario generale di Izquierda Unida, che domenica 15 Maggio 2016 ha ricordato il 5° anniversario dell’esplosione del movimento degli indignati in Spagna (15M). Sull’accordo raggiunto tra IU e Podemos consigliamo di leggere sul nostro sito l’approfondito articolo di Ramon Mantovani.
Ho trascorso la primavera del 2011 nei luoghi dove prendeva corpo la rabbia a Malaga. La maggior parte dei miei amici cominciava a ingrossare le fila dei disoccupati, di quelli che avevano terminato gli studi ritrovandosi senza prospettive, e un intero paese si vedeva costretto a confrontarsi con l’attendismo degli ultimi anni.
Stavo finendo un corso post laurea di economia internazionale a Madrid, dove ho iniziato a collaborare con la “Comisión de Economía Sol”, nata dal Movimento 15-M. Le diseguaglianze e la deregulation della finanza degli anni precedenti stavano esplodendo in porte girevoli, oligopoli, sfratti, precariato e malcontento sociale. Gli economisti e i non economisti dovevano analizzare insieme i fenomeni, dovevano capire bene per preparare un’azione collettiva, e proporre alternative reali.
Nelle piazze abbiamo imparato a dialogare e a raggiungere accordi. Con rispetto, con l’illusione di essere uniti pur sapendo di essere diversi sotto molti aspetti. Riunirci in assemblee, condividere gli studi e le azioni, è stata una scuola di democrazia tanto per i membri di organizzazioni quanto per chi non ne faceva parte. Ci ha incoraggiato a partecipare. Abbiamo constatato che fare politica a tutti i livelli era fondamentale per il nostro futuro.
Dopo, tutto è cambiato per l’oligarchia. Dalla corona al bipartitismo, tutte le istituzioni sono state toccate da questa articolazione collettiva di proteste e speranze, da questa immaginazione collettiva.
Cinque anni più tardi, siamo pronti a governare.
articolo originale su el Periodico, traduzione di Marco Ferrentino
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