Il referendum e la sovranità popolare

Il referendum e la sovranità popolare

di Lidia Menapace

Il referendum è obbligatorio

 Nonostante tutti i suoi tenaci abili persino sfacciati sforzi, Renzi non è riuscito ad avere dal Parlamento l’approvazione del pacchetto che contiene la revisione della Costituzione, con il quorum necessario per renderla subito valida: perciò è obbligato ad indire il referendum che la Costituzione prevede.

 Ora la meta è che vinca il NO ripristinando la Costituzione, con un grande afflusso di votanti, respingendo la tendenza all’astensionismo, cui Renzi non si è vergognato di invitare i cittadini, meritandosi una ben precisa e solenne messa a punto da parte del neoeletto presidente dell’associazione nazionale magistrati Da Vigo. Impegnamoci a convincere il maggior numero possibile ad andare a votare, spieghiamo perchè è giusto votare NO, è in gioco un  evento molto importante. Impegnamoci dunque e facciamo uno di quei  salti fuori dal guicciardinismo che di solito nelle situazioni drammatiche ci riescono: lo si è visto appunto nella Resistenza.

 La sovranità

 ”La sovranità appartiene al popolo” dice il secondo comma dell’art.1 della Costituzione, aggiungendo “che la esercita ecc.” Non è prevista delega ad altri, il popolo decide, l’esercizio della sovranità è suo e non può lasciarsi portar via questo diritto. Il referendum è forse la forma più solenne di esercizio della sovranità popolare, non dimentichiamolo. 

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[Naturalmente la compagna partigiana Lidia Menapace invita al NO alle riforme di Renzi. Al fine di evitare equivoci ricordiamo che domenica 17 aprile per riaffermare i medesimi principi si vota SI al referendum sulle trivelle]


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