
Migranti, a Strasburgo Forenza e Spinelli (Altra Europa-Gue): «Cambiare radicalmente politiche: basta disastri umanitari e morti nel Mediterraneo»
Pubblicato il 12 feb 2015
Eleonora Forenza, capodelegazione dell’Altra Europa con Tsipras/gruppo GUE-NGL al Parlamento Europeo, ha chiesto oggi in sessione plenaria a Strasburgo un minuto di silenzio dell’Europarlamento per ricordare le vittime dell’ultima strage a largo di Lampedusa.
«Vogliamo non solo esprimere il nostro cordoglio – ha dichiarato la deputata europea nel suo intervento nell’emiciclo – ma ribadire la necessità di cambiare radicalmente le politiche comunitarie sull’accoglienza dei migranti. Chiediamo al Parlamento non solo un minuto di silenzio ma un’assunzione di responsabilità: Triton e Frontex hanno evidentemente fallito e le politiche di respingimento continuano a provocare vittime. Come ha anche sottolineato l’Alto Commissario per i Diritti umani, serve un’inversione di tendenza profonda in Europa di fronte a queste stragi: mai più morti nel Mediterraneo».
«Le notizie dal Mediterraneo sono tragiche: fra 300 e 400 morti, come nel 2013 a Lampedusa», ha detto inoltre Barbara Spinelli intervenendo nella seduta plenaria di Strasburgo dedicata alla discussione sull’agenzia europea Frontex e sull’EASO. «Ormai i fatti parlano da sé: la fine di Mare Nostrum produce ancora una volta disastri umanitari, e la missione Frontex che era stata descritta come risolutiva – mi riferisco a Triton – si rivela quella che è: una falsa sostituzione, e un fallimento radicale. È il motivo per cui non ritengo, nelle presenti circostanze, che Frontex debba ricevere ulteriori risorse: a dispetto di regolamenti troppo vaghi e non applicati, il suo compito è esclusivamente il pattugliamento delle frontiere, non la ricerca e il salvataggio di fuggitivi da guerre e caos che s’estendono anche per nostra responsabilità».
«Frontex mette addirittura in guardia il governo italiano, ricordando che i soccorsi da lei coordinati sono vietati oltre le 30 miglia dalla costa», ha continuato l’eurodeputata del GUE-NGL «I naufragi di questi giorni sono tutti avvenuti in alto mare, presso le coste libiche. Dove appunto operava Mare Nostrum.La verità è che Mare Nostrum, nonostante le dichiarazioni delle autorità europee e italiane, non è mai stato sostituito».
«Due cose dovremmo a questo punto chiedere, come Parlamento”, ha concluso l’onorevole Spinelli. “Primo: che Frontex non opponga ostacoli, quando è chiamata a soccorrere oltre le 30 miglia. Secondo: che l’Europa si decida a sostenere finanziariamente la restaurazione di missioni come Mare Nostrum. Sia l’Alto Commissariato dell’Onu, sia il Consiglio d’Europa, hanno dichiarato che Triton ‘non è all’altezza’. Cosa aspettiamo per far sentire la nostra opinione?Ha detto il presidente del Senato italiano, Pietro Grasso: ‘Agire ora è già troppo tardi’».
Sostieni il Partito con una
Appuntamenti