
Rifondazione al TAR contro una discriminazione incostituzionale
Pubblicato il 11 feb 2015
di Marco Gelmini*
Oggi si è tenuta presso il Tar del Lazio, l’udienza sul ricorso presentato da Rifondazione Comunista in merito all’applicazione del DL 149/2013 che prevede l’istituzione di un “albo per i partiti” riconoscendo ad essi la possibilità di accedere al versamento volontario da parte dei singoli cittadini del 2×1000 a favore del partito che si sceglie di sostenere, in occasione della presentazione della dichiarazione dei redditi oltre alla possibilità di accedere alle detrazioni fiscali per “erogazioni liberali a partito politico”, in sostanza per le “sottoscrizioni”.
Rifondazione è stata esclusa dall’”albo” per l’anno scorso, su pronunciamento della apposita commissione che ha riconosciuto il diritto all’iscrizione all’albo(con il conseguente accesso al 2×1000 ed alle detrazioni!) solo per i partiti con rappresentanza parlamentare italiana!
Noi abbiamo respinto questa interpretazione, a nostro avviso contraria al contenuto della stessa legge ed alla norma costituzionale, ed abbiamo presentato il ricorso che è andato oggi in discussione al Tar.
Come ci riferiscono i nostri avvocati, oggi ” il Tribunale – dopo articolata discussione tra le parti – ha trattenuto la causa in decisione.
Si rammenta che, in relazione ai contenuti del ricorso, è possibile che il Collegio – in luogo di pronunciare sentenza definitiva del giudizio di primo grado - emetta ordinanza di rimessione alla Corte Costituzionale della questione di legittimità costituzionale dell’art. 10, comma 1 “alinea” del D.L. 149/2013″
Rifondazione Comunista si batterà per vedere riconosciuto il diritto a queste minime forme di “finanziamento” delle iniziative politiche che non possono essere riconosciute esclusivamente per chi siede in Parlamento!
Rifondazione Comunista, insieme alle iniziative di autofinanziamento della propria attività politica, prosegue nella rivendicazione in tutte le forme possibili del pieno rispetto delle norme costituzionali.
Attendiamo l’esito di questo ricorso e della nuova domanda puntualmente presentata anche per il 2015 – domanda cui abbiamo aggiunto la documentazione della nostra attuale presenza in Parlamento Europeo, requisito previsto da un apposito comma della legge – con l’impegno di dare pronta informazione alle/ai nostre/i compagne/i ed ai cittadini sull’andamento di questa vertenza.

Sostieni il Partito con una
Appuntamenti